Sono arrivati in 218 nel porto di Pozzallo, a bordo della nave dell’Ong spagnola “Proactiva Open Arms” che nel Canale di Sicilia aveva avuto dissidi, tra ieri e l’altro ieri, prima con la guardia costiera libica che pretendeva di avere i 216 migranti soccorsi dalla nave umanitaria e poi con le autorità italiane che in un primo momento non avevano concesso l’ok allo sbarco nei porti nazionali.
In maggioranza uomini, sono 157 quelli soccorsi insieme a 31 donne e 28 minori. Per 6 di loro si è reso necessario il ricovero in Ospedale. Gli altri sono stati trasferiti nell’hot spot di Pozzallo per l’identificazione e foto segnalamento.
Due donne in gravidanza, una con elevata coxalgia perchè picchiata all’anca prima di imbarcarsi, un uomo con diverse ustioni agli arti inferiori e 2 uomini con forte astenia e disidratazione.
I migranti a bordo della “Open Arms” hanno dovuto affrontare nella notte condizioni meteo marine non favorevoli, nel corso delle quali si è reso necessario il trasferimento per una bambina di 3 mesi e della madre in ospedale con un elicottero, che le ha trasportate a Malta.
Ricardo Gatti, portavoce della Ong, ha raccontato che “Una motovedetta libica ci ha sorpassato impedendoci di raggiungere con i nostri gommoni i migranti e ci hanno intimato di consegnare le persone già tratte in salvo altrimenti li avrebbero uccise minacciando anche i nostri operatori”.
La polizia è già al lavoro per individuare i presunti scafisti.