Il film “Sicilian ghost story”, dei registi siciliani Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, porta a casa un David di Donatello, principale riconoscimento di settore, per la migliore sceneggiatura non originale.
Dopo la presentazione ufficiale, lo scorso maggio alla Semaine de la Critique del Festival di Cannes, il film ha riscontrato grande apprezzamento dalla critica soprattutto per le modalità con cui i due registi hanno affrontato un tema delicatissimo.
“Sicilian ghost story” racconta, infatti, in forma di favola onirica e da un punto di vista inedito, una pagina tragica della storia dell’Isola: il rapimento e l’uccisione, poi, del piccolo Giuseppe Di Matteo.
Il lavoro che ha portato alla realizzazione del film, con un cast prevalentemente composto da giovanissimi attori, prevedeva un laboratorio di preparazione, articolato in più fasi, che poco per volta li ha condotti dentro la storia e nei luoghi in cui si sono svolte le riprese.
Al loro fianco gli attori Sabine Timoteo, Vincenzo Amato, Filippo Luna e Nino Prester.
La sceneggiatura del film, sostenuto dalla Sicilia Film Commission, ha già ricevuto, lo scorso anno, il prestigioso “Sundance Institute Global Filmmaking Award” al Sundance Film Festival, premio che onora “registi emergenti dalle diverse parti del pianeta che posseggono l’originalità, il talento e la visione per essere celebrati come futuro del cinema mondiale”.
Adesso i registi, molto contenti per il riconoscimento ottenuto, stanno lavorando alla realizzazione di una serie tv per la Rai.