“Una lega che diviene riferimento persino di personaggi rifiutati dal vecchio sistema di potere. Lo sbarco in Sicilia può essere molto pericoloso per Salvini”.
A scriverlo è Rosario Crocetta che commenta su Facebook l’operazione “Voto connection” che ha portato ai domiciliari i fratelli Caputo e fatto finire indagati diversi dirigenti regionali della Lega.
“Dall’inchiesta emerge – dice Crocetta – una lega in Sicilia che dopo aver criticato ed attaccato, dai tempi della sua fondazione, il modo di fare politica delle classi dirigenti del mezzogiorno, con cinismo e determinazione ricicla gli esponenti del vecchio sistema di potere. I dirigenti nazionali si celano dietro un “non sapevamo, non conoscevamo”. Solo che Rizzotto, unico deputato della lega eletto all’Ars in Sicilia, era già indagato prima della presentazione delle liste alle elezioni regionali per peculato in un’inchiesta che riguarda l’utilizzo dei fondi della formazione regionale. L’on Caputo, uno dei soggetti centrali dell’inchiesta in corso, quando e’ stato eletto commissario provinciale della lega a Palermo era già un condannato, persino estromesso dall’Ars in applicazione della Severino”.
“E che dire – prosegue l’ex governatore siciliano – dell’ex sindaco di Niscemi La Rosa, arrestato nel giugno del 2017, dentro un’inchiesta per voto di scambio che coinvolge diversi esponenti mafiosi niscemesi dei clan Giugno ed Emmanuello? La Rosa viene sorpreso negli ultimi giorni di campagna elettorale per le politiche del 4 marzo mentre distribuiva volantini per il voto alla Lega. Interpellati, i dirigenti nazionali e regionali della Lega rispondevano di non conoscere il La Rosa. L’ex sindaco La Rosa, da parte sua, replicava che, anche in presenza di un disconoscimento da parte del partito, avrebbe fatto votare lo stesso per la Lega. Una vicenda alla Scaiola in salsa siciliana con un po’ di mafia fra gli ingredienti”.
Infine, la conclusione di Crocetta: “Salvini se ne deve fare una ragione, lo sfondamento a Sud del suo partito non raccoglierà, come e’ stato in parte al Nord, il consenso dei meridionali indignati, ma quello di impresentabili in cerca di ricollocazione. La lega a Sud raccoglie la rivolta sanfedista dei delusi del vecchio sistema, che chiedono più privilegi e più clientele, persino di coloro che FI non può e non vuole candidare. Salvini stia attento, ma lo sbarco in Sicilia può essere veramente pericoloso per il suo partito”.