Palermo “Capitale italiana della cultura 2018“, un riconoscimento che ormai, nella maggior parte dei casi, viene associato ad aspetti negativi, legati, naturalmente, al capoluogo siciliano.
Del resto non si fa che parlare della Rap che non funziona, motivo per il quale la città è sommersa dai rifiuti, delle strade che sono un colabrodo, qualcuno le ha anche paragonate alle antiche “trazzere”, abbiamo, sembrerebbe, da poco superato l’emergenza acqua, la questione alberi, e il “verde” in generale che sembra venire sempre meno in città. Quindi una Palermo trascurata sotto tanti aspetti.
Situazioni che prima si pensava di trovare più che altro nelle periferie, che da sempre sono trascurate, oggi quella che viene considerata la “Palermo bene” potrebbe essere considerata la “nuova periferia”. Del resto non mancano le segnalazioni dei cittadini che riguardano tutto quello che abbiamo elencato prima.
Proprio sabato scorso, una delegazione del M5S Palermo, composta dalle Consigliere comunali Concetta Amella e Viviana Lo Monaco e dal Consigliere dell’ottava circoscrizione Alessandro Amore, a seguito delle ripetute segnalazioni, hanno effettuato un sopralluogo a Villa Costa, un polmone verde di proprietà comunale, situato in un’area residenziale. La sua gestione ordinaria è affidata ad una società esterna, che gestisce il locale Costè, aperto fino a tarda sera, mentre ad occuparsi del caffè letterario (fruibile fino alle 18) provvedono alcuni impiegati comunali, spiega la delegazione del M5S.
La società, cui spetta la gestione (oltre che della ristorazione) di un punto d’informazione turistica, la manutenzione ordinaria del giardino e dei luoghi coperti, la pulizia e la guardiania dell’intero sito non ha ottemperato alla programmazione culturale per il 2018 e neppure inviato atti annuali relativi alle attività svolte. Il punto di informazione turistica risulta sia stato attivato soltanto nel 2016, in collaborazione con l’Acitour.
Concetta Amella, componente della III Commissione che si occupa anche di verde pubblico, aveva presentato nei mesi scorsi un accesso agli atti e un’interrogazione sottoscritta da tutto il gruppo consiliare volta a chiarire i termini della concessione e le relative competenze.
Viviana Lo Monaco, componente della Commissione Cultura, sull’argomento ha dichiarato “È evidente l’incapacità dell’amministrazione di controllare che la società affidataria di Villa Costa riesca effettivamente a ottemperare agli accordi contrattuali sottoscritti con il Comune, condizione che dovrebbe rappresentare l’unica vera discriminante rispetto alla possibilità di rinnovare il contratto in scadenza tra otto mesi”.
Il Gruppo M5S Palermo ha quindi dichiarato “Ci troviamo in un luogo pubblico di proprietà comunale dato in concessione a una società privata che dovrebbe occuparsi della manutenzione ordinaria, ma dove vigilanza, pulizia, manutenzione del verde e dei viali lasciano molto a desiderare. Dopo quasi 8 anni, con un contratto di concessione in scadenza, ci chiediamo quali siano state le verifiche effettuate dal Comune di Palermo. Quali atti ha eventualmente prodotto l’Amministrazione a fronte di alcune evidenti inadempienze da parte di chi ha in gestione il sito?”.