Sembra ormai destinata a slittare a dopo le elezioni amministrative del 10 giugno la discussione in Comune, e la relativa decisione, sul progetto di ammodernamento ed ampliamento dell’Hotel San Domenico di Taormina. Il Consiglio comunale si appresta ad effettuare le ultime sedute consiliari e non sembrano più esserci tempi e spazi per affrontare la spinosa questione del lussuoso albergo al momento chiuso per lavori che, come detto, mancano del placet da parte di Palazzo dei Giurati.
“La prossima seduta di Consiglio comunale si terrà martedì prossimo ma sono già all’ordine del giorno altre priorità – ha spiegato il presidente del Civico consesso, Antonio D’Aveni -. Inoltre, la segretaria generale, dott.ssa Rossana Carrubba, mi ha inviato una nota nella quale informa il Consiglio comunale che dal 26 aprile potranno essere affrontati e deliberati soltanto argomenti indifferibili e urgenti”. Si avvicinano le elezioni comunali e l’assemblea, per forza di cose, potrà esitare soltanto argomenti che in sostanza non siano, in alcun modo, in conflitto con la particolarità della fase amministrativa di transito verso l’imminente nuova legislatura. “Posso aggiungere che ad oggi – ha precisato D’Aveni – negli uffici della presidenza del Consiglio comunale non risulta sia stata trasmessa nessuna proposta di delibera sull’Hotel San Domenico”. Sarà con molta probabilità la nuova Amministrazione a decidere sui lavori del San Domenico, nel momento in cui si insedierà l’11 giugno a Palazzo dei Giurati,
Proprio qualche giorno fa, la Taormina Hotel Management, proprietaria dell’Hotel San Domenico Palace e la segreteria provinciale della Fisascat Cisl hanno raggiunto un accordo in deroga per la riassunzione di almeno il 60% dell’organico a tempo indeterminato e il 70% del personale con contratto a tempo determinato della struttura. Al personale annuale non riconfermato, in base all’accordo, verrà corrisposto un incentivo di tre mensilità e mezzo mentre al personale con contratto a tempo determinato non riconfermato verranno corrisposte due mensilità. L’intesa raggiunta, intanto, garantirà ai lavoratori ex annuali con contratto parte time l’assunzione continuativa di almeno otto mesi per le future stagioni. Ma il nodo resta il quando e se potranno essere avviati i lavori, sin qui non autorizzati dal Comune.