Continua il trend negativo degli infortuni sul lavoro in Italia. In Sicilia, però, si registra una lieve flessione. Lo rivelano i dati del Comitato Consultivo Provinciale presso l’Inail di Palermo. Dai numeri resi noti oggi che è la “Giornata Mondiale per la Salute e Sicurezza sul Lavoro“, infatti, emerge che dai 18 morti del primo trimestre del 2017 si è passato ai 12 del 2018.
Il dato nazionale, invece, ci parla di 212 casi di denunce di infortunio con esito mortale: 22 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno corso.
“Queste rilevazioni – spiega Michelangelo Ingrassia presidente del Comitato Consultivo Provinciale presso l’Inail di Palermo – confermano che nei primi mesi del 2018, l’auspicata inversione di tendenza sul fronte degli infortuni sul lavoro non si è verificata. Rispetto al quadro nazionale, possono considerarsi fisiologiche le leggere flessioni rilevate in Sicilia e nella provincia di Palermo”.
Qui, infatti, nel primo bimestre di quest’anno, si è registrato un morto sul lavoro a fronte dei quattro del 2017. Anche le denunce di malattie professionali sono calate. Considerando sempre lo stesso orizzonte temporale, infatti, ci sono state 32 segnalazioni nel 2018 mentre l’anno scorso si sono verificati 42 casi.
“Gli investimenti economici e l’azione culturale nel campo della prevenzione – conclude Ingrassia – corrono il rischio di essere vane se non si potenzia il ruolo e il numero dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. Occorre, inoltre, svecchiare la popolazione lavorativa, intervenire sull’età pensionabile e alleggerire i carichi di lavoro con maggiori e più stabili assunzioni”.