Ritornano le violenze sui gatti nel quartiere Villatasca a Palermo. “In particolare – scrivono nella pagina Facebook ‘Quartiere Villatasca – Palermo‘ alcuni residenti – vogliamo segnalare due casi riguardanti due gatti della stessa colonia.
“Qualche giorno fa, “Oleino”, questo il nome del primo gatto, è stato ritrovato agonizzante e sanguinante: la cosa strana è che, fino a poche ore prima, stava benissimo. Il gatto è riuscito a trascinarsi fin davanti la propria colonia, dove, in attesa dei soccorsi, ha smesso di vivere.
Adesso è il turno di “Rouge”, che potete vedere nella foto qui accanto: a sinistra stava benissimo. A destra, ecco come è stato ridotto: mandibola rotta, labbro scollato e sondino esofageo per l’alimentazione. Il sospetto è che gli sia stato dato un calcio o che sia stato investito: gli stessi sospetti per l’altro gatto ucciso.
Ricordiamo – continua il post – a chiunque si diverta in questo modo che STA COMMETTENDO UN REATO: si faccia vivo chi si è macchiato di quelli che sono dei reali DELITTI. La legge, infatti, recita che: ‘Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da 4 mesi a 2 anni’.
In definitiva – concludono – SI VERGOGNI chi si è macchiato di questi crimini. SI VERGOGNI E ABBIA IL CORAGGIO DI USCIRE ALLO SCOPERTO”.
Gli animali, in particolar modo cani e gatti, spesso sono vittime di questo genere di episodi, non solo a Palermo. Ricordiamo il caso più grave, che si è verificato a Sciacca, in provincia di Agrigento, dove a febbraio una trentina di cani sono stati avvelenati, fu une vera e propria strage di cani, in quello steso periodo, sempre in Sicilia, ma nel Trapanese, quattro cani sono stati avvelenati a Santa Ninfa mentre a Campobello di Mazara un cane è stato impiccato e un altro scuoiato.