Tutto pronto per le tre tappe siciliane del Giro d’Italia in programma da martedì a giovedì. Sono la ‘Catania-Caltagirone’ con partenza dalla cornice del Teatro Greco Romano, la ‘Agrigento-Santa Ninfa’ e la ‘Caltanissetta-Etna’ con arrivo all’Osservatorio Astronomico.
E’ la quinta volta che il Giro d’Italia arriva sull’Etna, la prima su questo versante del vulcano. La prima tappa isolana del Giro, la ‘Catania-Caltagirone’ è in programma domani. Il percorso è caratterizzato da un continuo saliscendi con una serie di brevi salite che portano fino allo strappo finale di Caltagirone. Un vero e proprio muro di un chilometro, con pendenze tra l’8% e il 13%. Sarà quindi un test importante per i ciclisti che aspirano alla vittoria finale.
La partenza da Catania è fissata alle 12.15, mentre l’arrivo a Caltagirone è previsto tra alle 17 e le 17.30, in base alla media oraria. Il foglio firma per i ciclisti è fissato al Teatro Romano di Catania, in via Vittorio Emanuele; l’open village sarà in piazza Duomo, mentre il ritrovo della carovana in via Garibaldi.
Gli ultimissimi chilometri saranno molto suggestivi e all’interno del circuito cittadino di Caltagirone. Ultimi mille metri tutti in salita, con pendenze impegnative: media dell’8,5 per cento, con punta massima del 13 per cento.
Dopo la grande partenza da Israele ed il primo giorno di riposo per perfezionare il lungo trasferimento, il 101esimo Giro d’Italia riprende, dunque, con la seconda tappa in Sicilia, la quinta del Giro d’Italia 2018, un omaggio per i territori colpiti dal terremoto del Belice di 50 anni fa. Da Agrigento a Santa Ninfa, uno dei paesi più piccoli che ospitano un arrivo di tappa in questa edizione della corsa rosa. Sono 153 chilometri, un percorso di media difficoltà.
Giovedì, infine, va in scena la terza tappa siciliana. Da Caltanissetta all’Etna, 164 chilometri di cui gli ultimi a oltre 1700 metri d’altezza. Una salita mai affrontata dalla corsa rosa con pendenze massime del 16 per cento. Il ritrovo di partenza è a Caltanissetta in corso Umberto I.
In totale i chilometri di salita sono 15, a partire dall’abitato di Ragalna.
Le tre tappe siciliane sono state presentate a Catania, nella sede del ‘quartier generale’ rosa allestito alle Ciminiere di viale Africa. Ad illustrare le gare sono stati il direttore del Giro, Mauro Vegni, il direttore Rcs Sport Paolo Bellino, l’assessore regionale allo Sport Sandro Pappalardo e alle Infrastrutture Marco Falcone, il coordinatore delle tappe isolane, Anthony Barbagallo.
“Israele è stata una scommessa vinta – ha sottolineato il direttore del Giro Mauro Vegni – quando pochi credevano potesse andare in porto. E’ stato un grandissimo successo. Non solo da un punto di vista sportivo, ma del nostro Paese in un territorio straniero come quello di Israele. Tanta la passione, tanta la voglia di sport. Adesso torniamo in Sicilia, altra terra di cultura e di sport e mi aspetto uno spettacolo unico di pubblico anche qui in Italia“.
“E’ stato fatto un grande lavoro organizzativo con la Regione Siciliana e con i sindaci – ha detto Anthony Barbagallo – adesso ci godremo lo spettacolo. Sono tre tappe importanti con un fascino particolare in cui sicuramente la gara sull’Etna è la più difficile dal punto di vista sportivo. Quella del Belice racconta una storia più intima ed è quella per cui il Giro ha fatto l’omaggio più grande, per attraversare il Trapanese e arrivare sull’Etna“.
Le tre tappe in programma domani, mercoledì e giovedì saranno l’occasione per valorizzare le bellezze paesaggistiche siciliane: dal basolato vulcanico di Catania, all’Etna, al mare, a Caltagirone con la sua meravigliosa scalinata e la sua ceramica apprezzata in tutto il mondo. E ancora, l’omaggio al Belice e al terribile terremoto che mezzo secolo fa sconvolse quel territorio, le bellezze del trapanese, l’unicità di Piazza Armerina e della Villa del Casale.