Per la panchina della nazionale italiana c’è l’ok dell’ex tecnico nerazzurro che rimane dunque in assoluta pole position.
Infatti è quasi certo che Mancini sarà il nuovo Ct della Nazionale Italiana ma non è vero che ha già trovato l’accordo totale con la Federazione.
Infatti bisogna superare due intoppi ancora: il primo è quella che riguarda la questione contratto anche se ha accettato un taglio dello stipendio prenderà due milioni per due anni. Fu lui a lanciare super Mario quando era all’Inter. Prima della carriera in panchina, gol e scudetti tra Sampdoria e Lazio ed il secondo intoppo è il via libera dello Zenit che invece è assai arrabbiato per questa situazione.
Come riporta anche la Gazzetta per l’ufficialità manca come dicevamo ancora l’ok dello Zenit, la squadra russa che Mancini allena da inizio stagione e che intende lasciare dopo il 14 maggio, data dell’ultima partita del campionato.
La società di San Pietroburgo potrebbe mettersi di traverso, ma nulla impedirà al Mancio di firmare con la Figc, visto che nel suo attuale contratto non ci sono clausole rescissorie. Lo Zenit ha detto che non parlerà fino al 14 maggio, poi farà sapere come deciderà di comportarsi, chiedendo una compensazione o magari rivolgendosi ala Fifa per rottura del contratto “senza giusta causa”.
Giovedì sarà il giorno chiave. Con Mancini certo il ritorno in azzurro del palermitano Balotelli che ha dimostrato in campo di meritare quest’anno la Nazionale e che crediamo che sarà un punto fermo dell’Italia di Mancini.