“In riferimento al comunicato stampa, emesso dal Commissario dell’ASP 7 di Ragusa, nel quale viene attaccato inopportunamente e senza una logica razionale l’O.S. CGIL Fp, nella persona del suo dirigente Salvatore Schembari, le scriventi OO.SS., ritengono di manifestare la massima solidarietà alla stessa O.S. e al suo dirigente”. Lo scrivono in una nota un cartello di organizzazioni sindacali composto da: F.P. CGIL, UIL FPL, F.S.I., FIALS, UGL, ANAAO ASSOMED, CIMO, AAROI, CGIL MEDICI, UIL FPL MEDICI, FASSID, FVM, FIALS Medici, CGIL SPTA.
“Per meglio precisare, il sit-in del 10/5/2018, è stato uno strumento di sensibilizzazione per i cittadini iblei – aggiungono – dei reali problemi che oggi la sanità sta vivendo. Gli attacchi strumentali e personali, hanno il semplice scopo di distogliere l’opinione pubblica delle difficoltà che queste OO.SS., da tempo denunciano per il mancato confronto e dialogo con la Direzione Strategica dell’ASP di Ragusa, nello specifico, ribadiscono quanto già espresso molte volte nei vari documenti sia interni che alla stampa”.
“Relazioni Sindacali inesistenti – continua la nota – tanto è vero che tutti gli atti e le delibere emesse da questa Amministrazione, priva di una componente importante, quale il Direttore Sanitario Aziendale dal 01/03/2018, non hanno avuto nessun confronto con le OO.SS.,(vedi Dotazione Organica), ma addirittura sono stati modificati atti unilateralmente, dopo approvazione in tavolo tecnico e delegazione trattante (vedi Mappatura Coordinamenti Sanitari e non). L’ultimo atto in barba alle disposizioni contrattuali, (art 6 Cnl 1998/2001 lettera B) è stata perpetrato con la delibera n. 902 del 08/05/2018, (di cui si chiede la revoca), con la quale senza nessuna concertazione è stata istituita la posizione organizzativa (Data Protection Officer). La mancata sostituzione del Direttore Sanitario Aziendale, sta penalizzando tutti i dipendenti sanitari di questa ASP, perché se è vero che è una Azienda Sanitaria, con una mission specifica, quali i servizi sanitari alla cittadinanza iblea, oggi si rileva che questa mission è gestita in modo anomalo”.
“Queste OO.SS. – concludono – avrebbero preferito il confronto e anche lo scontro all’interno dei locali aziendali, purchè la gestione della sanità e dei servizi sanitari, avesse dato risposte ai bisogni di salute dei cittadini. Estromettere i rappresentanti dei lavoratori e le forze sociali, da scelte vitali, ha sancito la rottura delle relazioni sindacali, che era l’ultimo pensiero delle scriventi OO.SS. I cittadini hanno il diritto, di essere correttamente informati, quali servizi hanno a disposizione, come e da chi essere curati. Il clima lavorativo è teso, in virtù dei continui spostamenti di personale (non ultimo addirittura del Direttore Sanitario del P.O. di Modica), per cui le scriventi chiedono alle SS.LL. un autorevole intervento, affinché la Direzione Strategica, si attenga esclusivamente alla ordinaria gestione amministrativa, in attesa dell’emanazione della prossima imminente rete ospedaliera”.