Calendario alla mano quella che inizierà tra non molto sarà la dodicesima estate d’inferno sull’A/20, con i viaggiatori costretti a fare i conti con l’incompiuta del viadotto Ritiro e disagi intollerabili.
Al di là delle tabelle di marcia mai rispettate dall’impresa sulla conclusione dei lavori i sindaci dei comuni interessati nella zona tirrenica (Rometta, Saponara e Villafranca) Nicola Merlino, Giuseppe Merlino e Giuseppe Cavallaro, lanciano l’allarme e si dicono pronti ad una forte mobilitazione.
Ed è la Uil il primo sindacato ad accogliere l’appello. “Da lungo tempo, la Uil di Messina, che da sempre vigila e denuncia i vergognosi ritardi nel completamento della fondamentale infrastruttura autostradale con le pesanti difficoltà legate alla crisi della Toto costruzioni, che si riverberano sui lavoratori che attendono il pagamento di molti stipendi arretrati, aveva lanciato l’allarme ai sindaci della dorsale tirrenica- che prontamente risposero facendo fronte comune per chiedere al Cas di porre adeguati correttivi per limitare le lunghe code dovute al cantiere del viadotto Ritiro che, oggi, fra l’altro, è totalmente fermo e, purtroppo, senza concrete prospettive” commentano Ivan Tripodi, segretario generale UIL Messina, Pasquale De Vardo, segretario generale Feneal Uil Tirrenica. Michele Barresi segretario generale Uiltrasporti Messina e Angelo Passari, responsabile prov. viabilità e autostrade Uiltrasporti Messina.
La situazione crea enormi disagi a tutti i messinesi, studenti, lavoratori, attività produttive della zona tirrenica ed a chiunque abbia la sfortuna di dover raggiungere una destinazione tra Messina e Palermo.
La condivisione da parte del sindacato è quindi totale ed anzi invitano alla mobilitazione associazione e cittadini. La Uil evidenzia d’aver chiesto da troppo tempo ormai al Cas tempi certi e credibili sul completamento dei lavori al viadotto Ritiro.
“ E’ del tutto ovvio che solo con l’immediata ripresa dell’attività lavorativa nel cantiere e con la contestuale lavorazione h24 si potrà evitare l’ennesima estate disastrosa per i cittadini della fascia tirrenica e di Messina. Il tempo è abbondantemente scaduto; è venuto il momento della chiarezza”.