A tutti era sembrata una vittoria, raggiunta dopo anni ed anni di battaglie per l’abolizione del pedaggio al casello di Ortoliuzzo Villafranca. Anzi, una mezza vittoria perché in realtà quel pedaggio in un casello all’interno del territorio del comun di Messina non è stato abolito, ma nel 2022 la Regione aveva previsto il rimborso per i residenti nel messinese. C’era un tetto massimo, un iter da seguire ed un fondo ad hoc che dalle casse della Regione avrebbe trasmesso le risorse al Cas.
Ebbene quei rimborsi da marzo 2022 in poi non sono mai arrivati nelle tasche degli automobilisti. (qui) Ma quel che è peggio è che al danno si è aggiunta la beffa. Quei rimborsi infatti spetterebbero solo a camionisti e imprese.
Già pagare un pedaggio per la Messina-Palermo nelle vergognose condizioni attuali è un oltraggio ma la presa in giro del casello in tangenziale sta scatenando le reazioni dei messinesi.
Nelle scorse settimane un’ interrogazione al Presidente Schifani e all’Assessore Aricò, presentata dai parlamentari dei gruppi Sicilia Vera e Sud Chiama Nord, a prima firma di Alessandro De Leo, aveva acceso i riflettori sulla vicenda del mancato rimborso ai cittadini della Città Metropolitana di Messina per i pedaggi casello di Villafranca – Ponte Gallo sulla autostrada A/20 nel Comune di Messina. (qui)
Malgrado il regolare invio delle richieste nei modi e nei termini previsti dal decreto assessoriale del 1° febbraio 2022, nessun contributo è stato erogato a titolo di rimborso nonostante quanto previsto dall’articolo 107 della legge regionale 15 aprile 2021, n. 9.
L’interrogazione, sottoscritta dai deputati De Leo, De Luca, Balsamo, Geraci, La Vardera, Lombardo, Sciotto e Vasta, era volta ad ottenere risposte su quali siano i motivi ostativi per i quali l’Assessorato ad oggi non ha erogato le somme stanziate. Ebbene, il riscontro ricevuto a firma dell’Assessore Aricò, che inoltra il chiarimento reso dal dirigente generale del Dipartimento delle infrastrutture, della mobilità e dei trasporti, ha del clamoroso in quanto si conclude affermando che “…la misura in oggetto, così come è stata formulata, non può essere attuata”.
Secondo quanto evidenziato dal dirigente generale Bellomo, infatti, le risorse destinate a tale misura sarebbero riservate a soggetti economici qualificabili come imprese, e non certo ai cittadini.
“Abbiamo smascherato – denuncia il deputato regionale Alessandro De Leo, primo firmatario dell’interrogazione – una vera e propria presa in giro per i cittadini, perpetrata da chi nella scorsa legislatura li ha letteralmente illusi rispetto ad una annosa e sentita problematica, quale quella del pedaggio pagato per lo svincolo urbano di Ponte Gallo, che serve il collegamento tra il centro di Messina e i villaggi della zona nord. In realtà la soluzione che era stata tradotta in norma di legge, con tanto di decreto attuativo, si è rivelata inattuabile, con conseguente beffa per quanti ci avevano fatto affidamento. Peraltro, queste risorse sono state sottratte dagli aiuti alle imprese senza che potessero essere utilizzate a favore dei cittadini.”