L’ospite della puntata di Bar Sicilia è Ignazio Abbate, il presidente della commissione Affari istituzionali all’Ars, intervistato da Maurizio Scaglione e Giuseppe Bianca.
Sindaco di Modica dal 2013 al 2022, per due mandati, consigliere provinciale, Abbate racconta ai nostri microfoni un ampio resoconto del lavoro portato avanti dalla Democrazia cristiana, che per la prima volta si insedia a Palazzo dei Normanni.
Un partito che guarda a quel 60% dei cittadini che non va a votare o che non riesce ad identificarsi in quelli già esistenti. Abbate entra nella Dc soltanto l’anno scorso e in un momento in cui le incertezze non mancavano se pensiamo che la partita delle Regionali è stata giocata insieme a quella delle Politiche. Ma si ritiene soddisfatto del grande risultato elettorale ottenuto in provincia di Ragusa, dove i democristiani hanno raggiunto il 13% delle preferenze, molto di più -afferma l’ex sindaco – di altri partiti già strutturati. Un traguardo importante e non scontato, frutto del lavoro costante sul territorio e del dialogo con i cittadini.
Poi c’è il Collegato ter, una mini Finanziaria con risorse finalmente liquide, disponibili ed esigibili, messa a punto dal governo regionale per dare respiro ai territori e ai comuni siciliani che già soffrono economicamente a causa dei bilanci perennemente in rosso. Ci sono oltre 10 milioni di euro per l’adeguamento dei contratti per quanto riguarda i dipendenti della Funzione pubblica, incentivi per le famiglie e poi una parte importante di risorse per le amministrazioni locali. Nessuna “norma mancia”, ribadisce Abbate.
Ne corso della puntata non poteva mancare il confronto sul caro voli che rimane uno dei temi centrali soprattutto di questa stagione politica. Le risorse economiche europee serviranno a rendere funzionali gli scali aeroportuali minori e la continuità territoriale? Ne è un esempio Comiso che deve rappresentare, secondo il deputato democristiano, una realtà esclusivamente al servizio del turismo che si snoda sul territorio ragusano, con la possibilità di atterrare sul luogo con voli charter che andrebbero ad incidere sulla percentuale complessiva del pacchetto del viaggio e riuscire ad aprire lo scalo ai privati.
Tra i disegni di legge voto più importanti approvati I commissione c’è quello sulla ridefinizione di una nuova geografia giuridica siciliana proposto dai parlamentari iblei che adesso passerà al vaglio dell’Aula. Con questo nuovo ddl si vuole rimediare ad una decisione che, afferma il deputato democristiano di Sala d’Ercole, ha privato il comprensorio modicano di un simbolo di legalità secolare senza produrre nessun tipo di vantaggio economico. Da tenere in considerazione alcuni parametri quali il numero di popolazione, la storia e la funzionalità strutturale, tutto ciò che venne ignorato al momento della sua frettolosa cancellazione.
L’idea di fondo è che vengano “staccate” dalla competenza del tribunale ragusano le città di Modica, Ispica, Scicli e Pozzallo, che dovrebbero rientrare nel ripristino della funzione giudiziaria dell’immobile modicano. Ed inoltre, confluirebbero sotto la competenza del ripristinato tribunale anche i territori di Noto, Pachino, Porto Palo di Capo Passero e Rosolini. Sottratti questi ultimi all’attuale competenza del Tribunale di Siracusa. Il ridisegno geografico non prevede nessun onere supplementare per le casse di Roma, a cui verrà data l’ultima parola sulla liceità della proposta legislativa.