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A Bar Sicilia la puntata numero 161 vede la partecipazione della parlamentare nazionale di Fratelli d’Italia, palermitana doc, Carolina Varchi, con la quale il direttore responsabile de ilSicilia.it e il direttore editoriale Maurizio Scaglione hanno chiacchierato di politica, della ricandidatura annunciata da Nello Musumeci alla Presidenza della Regione, di Palermo e del futuro nella città del dopo Orlando, della proposta di Fdi per governarla e di tanto altro. All’interno anche un brano dell’intervista che è stata rilasciata dal Raoul Russo, coordinatore provinciale di Fdi a Palermo, con il quale si è approfondito l’argomento della pianificazione di Fdi per i prossimi appuntamenti elettorali (l’intervista integrale sarà pubblicata prossimamente su ilSicilia.it).
I sondaggi hanno fatto registrare negli ultimi mesi un’ascesa costante di Fratelli d’Italia e di Giorgia Meloni nell’apprezzamento degli Italiani. Merito dell’opposizione solitaria al governo Draghi o c’è dell’altro? “Sicuramente è una un momento magico per Fratelli d’Italia – afferma Varchi – lo hanno abbondantemente confermato i sondaggi negli ultimi negli ultimi mesi. Ma noi siamo abituati a contare i voti dopo le elezioni e non nei sondaggi. Sicuramente sono un buon auspicio e vedono l’affermazione di Giorgia Meloni come leader non solo di un partito, che è Fratelli d’Italia, appunto, ma di un’area che ha una vocazione maggioritaria. Siamo sicuri che nelle prossime competizioni elettorale questo sarà affermato anche nelle urne“.
Varchi è responsabile di Fdi per il Mezzogiorno: critico il giudizio della parlamentare sull’attenzione dedicata al Sud, sia dai governi Conte I e II che dal governo Draghi: “Il Mezzogiorno d’Italia racchiude delle terre meravigliose che sono tutto il Sud Italia e le isole, con grandissime potenzialità. Noi abbiamo un’idea di Mezzogiorno alternativa a quella che è stata portata avanti nel corso di questa legislatura, dai primi due governi guidati da Giuseppe Conte e sembra ora in assoluta continuità dal Governo guidato dal premier Draghi – afferma – siamo convinti che l’assistenzialismo fine a se stesso, come il reddito di cittadinanza sembra essere, non sia efficace, perché in materia di politiche attive del lavoro questa misura non ha funzionato, perché posti di lavoro non ne sono arrivati: si parla addirittura di poche unità rispetto alle centinaia di migliaia di erogazioni del reddito di cittadinanza. Quindi come politica attiva del lavoro è assolutamente fallimentare. Noi siamo convinti che la ricetta per salvare il Sud e le isole, per colmare quel divario che ancora oggi esiste, sia un’altra: investire sulle infrastrutture, investire sulle startup“.
Tornando alla politica dei palazzi e dei corridoi, Varchi interviene su un argomento di attualità di non poco conto, l’annunciata (da lui stesso) ricandidatura di Nello Musumeci alla carica di Presidente della Regione. Circostanza che la troverebbe favorevole: “Trovo assolutamente naturale che il presidente uscente di un governo che si è insediato sulle macerie lasciate dal governo Crocetta manifesti l’assoluta disponibilità e volontà di ricandidarsi per continuare il percorso intrapreso. Fratelli d’Italia partecipa convintamente a questo governo: tra qualche giorno arriverà in aula il provvedimento proprio del nostro assessore in materia di turismo, quindi per me è assolutamente naturale che questa compagine di centro-destra voglia proseguire nel percorso fin qui condotto“.
Se il parere sul lavoro di Musumeci è positivo, di tutt’altro avviso Varchi è riguardo a quanto fatto da Leoluca Orlando a Palermo: “Io appartengo a quella generazione che ha vissuto a Palermo con Orlando sindaco per antonomasia, però devo dire che non ha reso un buon servizio a se stesso e alla cittadinanza protraendo fino ad adesso la sua esperienza, perché è evidente che non ha più la forza né la possibilità, a causa della maggioranza assolutamente ormai disgregata che c’è in consiglio comunale, di promuovere quelle iniziative di cui Palermo ha bisogno: abbiamo la situazione da Terzo mondo delle bare accatastate nel cimitero; abbiamo il dramma delle partecipate, che investe la vita di migliaia di lavoratori e delle loro famiglie, con debiti che si vanno accumulando e stratificando anno dopo anno; abbiamo un problema relativo alla viabilità, con un assessore alla mobilità recentemente sfiduciato dal Consiglio Comunale che è riuscito a paralizzare una città intera. E’ una città ormai allo sbando, Palermo non merita tutto questo e serve una svolta. Sicuramente Fratelli d’Italia Italia non immagina di poter governare Palermo con chi ha sostenuto Leoluca Orlando“, precisa Varchi.
Ed è proprio su questa precisazione che il discorso entra nel dettaglio sulle prossime ammnistrative e sui possibili nomi da proporre per succedere a Orlando alla carica di sindaco. Uno di questi potrebbe essere proprio quello di carolina Varchi? “Sicuramente per chi fa politica fin da giovanissimo essere il sindaco della propria città è il massimo dell’aspirazione, intesa come servizio alla comunità della quale si fa parte e nella quale si è nati e cresciuti. Per me sarebbe un onore prima che un un onere guidare Palermo – afferma la parlamentare di Fdi – Sicuramente il nostro perimetro naturale è quello del centrodestra. Quindi così come sta venendo per le altre grandi città, la questione su Palermo non potrà che essere affrontata in termini di coalizione che dovrà misurarsi alle lezioni nell’ambito del tavolo del centrodestra. Sarà lì che i partiti metteranno in campo le loro migliori energie, e certamente Fratelli d’Italia non si sottrarrà. Abbiamo già cominciato, perché a noi prima dei nomi piacciono le idee, con il raccogliere le proposte dei cittadini per Palermo in alcuni gazebo che abbiamo realizzato e continueremo su questa strada“.
Tema che sta a cuore a Carolina Varchi è la denatalità, grave problema che la parlamentare di Fdi ha cercato di portare all’attenzione di Montecitorio in maniera attiva, insieme alla leader di Fdi Giorgia Meloni: “Quello della denatalità un tema ingiustificatamente trascurato – afferma – e lo dico perché un’azione di governo volta realmente a incidere sul futuro di una nazione deve preoccuparsi di capire, con i numeri che abbiamo oggi, cosa accadrà tra alcuni decenni. Poiché noi ovviamente non riteniamo percorribile la strada della sostituzione etnica, invocata a gran voce da parte della sinistra italiana, ci siamo interrogati su come trovare delle soluzioni per fare in modo che in Italia mettere al mondo un figlio non sia più considerato un lusso o un qualcosa su cui dover dover riflettere come un passo da programmare, alla stregua dell’acquisto di un di un immobile, perché oggi questo è quello che accade. E lo dico soprattutto al Sud, dove quando si deve rinunciare al lavoro per i figli è sempre la donna a doverlo fare. Mancano tutti quegli aiuti da parte dello Stato che consentano a una donna di non dover scegliere tra il lavoro e la famiglia“.
Infine una battuta sul tema del quale si è discusso molto nell’ultimo periodo, quello di una federazione del centrodestra che veda coinvolti i partiti della coalizione. Un’ipotesi che non entusiasma l’onorevole Varchi: “E’ normale che la Lega e Forza Italia, che sono come dicevo prima il centro-destra di governo, vogliano unirsi per strutturare meglio la loro azione e cercare di essere più incisivi in questo esecutivo di cui fanno parte. Fratelli d’Italia, che ha scelto di rimanere all’opposizione, evidentemente non è coinvolta nella federazione per il semplice motivo che non condivide l’azione di governo con i suoi alleati. Quindi rimaniamo alleati in tutte le grandi città, in tutte le regioni dove già governiamo, ma questa federazione così come i giornali hanno spiegato essere strutturata non non ci interessa“.