La vostra Patti Holmes, più buona forchetta che mai, vi accompagna a Longi, piccola perla dei Monti Nebrodi, in provincia di Messina, per la “Sagra del suino nero“.
Paese di origine antichissima e di remote tradizioni, vede l’etimologia del suo nome passare da Castrum Longum a Longum, da Alongi fino all’attuale Longi. Dominato a nord dalla Rocche del Crasto, è posizionato in un terrazzo naturale nella suggestiva vallata del fiume Fitalia, in un’ubicazione strategica a pochi chilometri dal mar Tirreno e dalle vette più alte, spesso innevate, dei Nebrodi.
Il borgo cittadino, con le sue viuzze strette, le scalinate in pietra e le ripide discese, si sviluppa intorno al Castello, bellissimo edificio del XII secolo, che si conserva in ottimo stato. Da visitare la Chiesa Madre, con la sua torre campanaria del Quattrocento, una cantoria, un prezioso organo del XVII secolo e alcune tele del Novelli; la Chiesa della S. Annunziata dov’è custodita la statua della omonima Madonna modellata nel XVI secolo da Giacomo e Antonio Gagini; la zona archeologia delle rocche del Crasto, con i resti di cinta muraria; il bosco di Mangalavite; la Stretta dove le montagne sembrano toccarsi; il lago Biviere e tanto altro ancora. L’ insediamento antropico a Longi è antico e potrebbe risalire all’epoca dei greci, come testimoniano i nomi di origine ellenica di alcune località : Gazzana, Muely, Scafi, Scinà, Scagliò e Passo Zita.
Secondo alcuni studiosi nel territorio longese sarebbe esistita una roccaforte imponente dal nome Kastros, di matrice greca, facente parte di una città di origine sicana; per altri, Krastos era ubicata nella Sicilia meridionale, nella zona dell’agrigentino. Il toponimo delle rocche del Crasto deriverebbe dal greco antico, “erba o formaggio fresco”, più specificatamente zona adatta al pascolo. Secondo questi studi, alcuni abitanti del Peloponeso, i Demenniti, vennero cacciati dalla propria terra e si rifugiarono nel territorio nebroideo fondando nel VI secolo d.C. Demenna, tra Longi e Alcara li Fusi, precisamente in contrada Lemina. Inoltre, un sopralluogo di alcuni archeologici ha riportato alla luce i muri di un’antica struttura militare, probabilmente una torre di avvistamento.
Pare che i Demenniti costruirono questa roccaforte sulle rocche del Crasto per difendersi dai nemici. All’invasione della Sicilia da parte degli arabi resistettero Taormina, Rometta e Demenna, che fu l’ultima a cadere. Lo scontro tra le due popolazioni avvenne, appunto, in questa fortezza e ancora oggi il posto viene ricordato come cimitero dei Saraceni. Tempo fa, inoltre, è stato rinvenuto uno scheletro con a lato una scimitarra, testimonianza di quanto raccontato.
Il paese è amorevole e attento custode delle proprie tradizioni, tra queste: il pane fatto in casa, i dolci e, soprattutto, i salumi preparati con le carni pregiate del suino nero dei Nebrodi che sono i protagonisti della gustosissima Sagra di domenica 6 gennaio. Potrete gustare: arancini al ragù di suino nero; cotenne di suino nero con legumi; salsiccia di suino nero con polenta; maccheroni al ragù di suino nero; spiedini e panini con porchetta di suino nero; focaccia salsiccia e noci; carne arrosto; salsiccia, salumi e padellata di suino nero e tanto altro ancora. Insomma, guidati da questi profumi e dalla bellezza di Longi, vivrete un sabato all’insegna della bontà coniugata a 360°; ma siccome vogliamo essere ancora più precisi, penetriamo, puntigliosamente, all’interno del programma della giornata.
PROGRAMMA
Domenica 6 gennaio
Alle 12
Inizio degustazione
XXII Sagra del Suino Nero dei Nebrodi
Alle 22
Spettacolo Musicale
“I Cantustrittu, Antichi e Nuovi Suoni della Sicilia”
Alle 24
Spettacolo Musicale
“Nuntereggaepiù 2.0”
Buona Longi e Viva la Sagra del suino nero.