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A Mazara del Vallo, è stato presentato “Maris Memoriae” della Stazione zoologica “Anton Dohrn” di Napoli in collaborazione con enti e istituzioni. Un progetto per recuperare la grande memoria del mare, rendendola fruibile in un archivio storico a disposizione della comunità scientifica, della collettività e delle generazioni future.
L’iniziativa culturale è stata inserita nel contesto della decima edizione del festival Blue Sea Land 2021, presso lo stand del Dipartimento della pesca della Regione Siciliana, in piazza della Repubblica, dove si sono svolti importanti convegni sui temi del mare, aventi come focus, il “futuro della pesca del mediterraneo” , tema da filo conduttore di tutto il festival internazionale.
Attraverso uno sforzo nella ricerca marina e della pesca, con questo progetto si raccoglieranno e divulgheranno memorie, tradizioni e conoscenze dei pescatori italiani, delle loro tradizioni e delle loro conoscenze, percorrendo strade multidisciplinari, e la prima tappa di Maris Memoriae è stata realizzata con il concorso fotografico promosso nelle scuole primarie e secondarie della città della pesca.
“Recuperare la memoria della pesca italiana partendo da Mazara del Vallo, che è un centro importantissimo di pesca, che però sta vivendo la crisi della pesca del Mediterraneo. Sostanzialmente, il progetto andrà a recuperare sia la conoscenza dei pescatori, dei vecchi capitani che hanno visto cambiare l’ecosistema del Mediterraneo, ma vuole anche recuperare gli usi delle diverse marinerie, le tradizioni, come si pescava e come si cucinava il pesce. E tutto questo sarà conservato in un archivio storico a disposizione di tutti e per la ricerca”, ha detto Francesco Colloca, responsabile scientifico progetto Maris Memoriae.
Colloca ha poi precisato che Maris Memoriae è recupero della storia, ma anche ricircolo della conoscenza e restauro del mare, “non è solo un progetto che vuole recuperare il passato, ma utilizzare la conoscenza per comprendere meglio il presente e costruire una visione della pesca nel futuro per la sostenibilità ambientale, per la sostenibilità delle imprese di pesca dal punto di vista economico, e per la vita dei pescatori”.
La pesca mediterranea è ricca di tradizioni, custodisce un enorme patrimonio storico e culturale, di conoscenze mai utilizzate a fini scientifici, consuetudini preziose per comprendere i cambiamenti in atto del nostro Mare e salvaguardando questa meravigliosa fonte di ricchezza per le prossime generazioni. Ecco che Maris Memoriae cercherà costa per costa, marineria per marineria, questi saperi impolverati dal tempo, per integrarli con la ricerca scientifica più classica in un progetto ambizioso e innovativo mai percorso prima.