Sono notevoli i passi avanti compiuti in quest’ultimi anni nel campo dell’oncologia. A cambiare volto non sono state soltanto le cure, accompagnate della ricerca e dalle scoperte in campo medico, ma anche l’approccio nella lotta ai tumori. Anche in Sicilia sembrano ormai lontani i tempi dell’autoreferenzialità, in favore di uno studio e una sinergia tra le varie figure specialistiche, capaci di partorire strategie terapeutiche molto spesso ritagliate su misura in base al singolo paziente. L’Isola, infatti, negli anni ha allungato i propri orizzonti, ispirandosi anche ad alcuni modelli come quelli statunitensi, lontani geograficamente, ma vicini nell’elaborazione di una medicina sempre più all’avanguardia e moderna.
Sono questi alcuni dei argomenti centrali del convegno “Prostata e Rene: l’evoluzione nel trattamento dei tumori tra personalizzazione e multidisciplinarietà“. L’incontro, che vedrà come protagonisti urologi, oncologi, radioterapisti medici nucleari e radiologi provenienti da tutto il territorio regionale, si svolgerà a Palermo e sarà diviso in due giornate, giovedì 13 giugno alla Sala Mattarella del Palazzo dei Normanni e venerdì 14 giugno al Marina Convention Center. L’individuazione del tema è dovuta alla sua attualità, tenuta conto della continua evoluzione nell’ambito terapeutico della patologia oncologica della prostata e del rene. Un’evoluzione che oggi consente scelte sempre più personalizzate e mirate, frutto delle sinergie tra le varie figure specialistiche coinvolte. L’evento sarà dunque un’occasione di confronto e scambio esperienziale tra tutti i presenti, cercando successivamente di riprodurre ciò che dovrebbe essere fatto nella pratica clinica. Sono state inoltre previste due sessioni video quale occasione per presentare taluni casi complessi in corso di prostatectomia radicale e nefrectomia radiale-parziale.
Ad aprire il congresso e a introdurre i lavori sarà Antonio Lupo, direttore dell’Unità Operativa di Urologia del Buccheri La Ferla di Palermo. Proprio la struttura ospedaliera ha assimilato al meglio i due concetti chiave, “personalizzazione“ e “multidisciplinarietà“, grazie anche alla costituzione di un gruppo ben strutturato avvenuto in seguito all’organizzazione della rete oncologica siciliana richiesta nel 2014 dell’assessorato alla Salute, che prende in considerazione alcune delle patologie oncologiche più diffuse (come quello alla mammella, al colon retto, alla prostata o alla tiroide) per l’organizzazione di un percorso diagnostico terapeutico assistenziale. Quello della prostata, per esempio, è stato creato pochi anni fa ed è scattata subito la corsa per individuare dei centri di riferimento, cioè quelli che all’interno delle proprie realtà sono in grado di istituire e formare dei team multidisciplinari.
Insomma, le strada da perseguire nel futuro sembra ormai segnata e anche i temi e le figure specialistiche in programma al congresso ne sono la prova.