È stato presentato oggi nella Sala Lanza dell’Orto Botanico di Palermo il nuovo corso di formazione politica promosso dall’associazione EMILY: “La responsabilità nel contrasto alla violenza sulle donne. Ripensare le istituzioni e i ruoli pubblici attraverso le politiche di genere”.
“Oggi ci rendiamo conto – spiega Milena Gentile – di una vera emergenza, che è la violenza contro le donne, e di come il “grande malato” sia diventato il rapporto tra i generi: una relazione sempre più impostata come rapporto di potere, dalle relazioni intime fino a quelle sociali e politiche. Questo squilibrio relazionale è alla base di tanta violenza. È fondamentale intervenire con la formazione a tutti i livelli: dall’università alla scuola, fino agli operatori, a chi accoglie le vittime, a chi le giudica”.
La risposta è stata oltre ogni aspettativa: quasi 200 iscritti, tra studenti, professionisti e cittadini interessati a dare un contributo concreto al cambiamento. Il corso, che partirà a maggio e si svilupperà fino a giugno, si articolerà tra lezioni, laboratori e tavole rotonde, ospitate nell’Aula Magna dell’ex Magistero, nel Dipartimento di Scienze Politiche e all’Orto Botanico.
“Avremo anche ospiti d’eccezione – continua la presidente – per esempio il maestro Peppe Vessicchio, che parlerà dell’influenza della musica — neomelodica, rap, trap — sul modo in cui le nuove generazioni interpretano i rapporti di coppia. Linda Laura Sabbadini, già presidente dell’Istat, interverrà per spiegare come si leggono i dati sui divari di genere e quanto questi numeri raccontino una situazione ancora oggi molto grave in Italia.
Affronteremo il tema da tanti punti di vista, perché per sradicare davvero la mentalità maschilista e colmare i divari di genere bisogna agire su più fronti contemporaneamente”.
Oggi, accanto a Milena Gentile, sono intervenuti personalità del mondo accademico, delle istituzioni e delle professioni: la senatrice Valeria Valente, la prorettrice Beatrice Pasciuta, il professore Gioacchino Lavanco, l’onorevole Antonello Cracolici, insieme ai rappresentanti degli Ordini professionali di avvocati, architetti, psicologi, giornalisti e assistenti sociali.
Il progetto si avvale del partenariato con i Dipartimenti SPPEFF e di Scienze Politiche di UNIPA, e della collaborazione con importanti realtà come ASAEL, CESIE e ACLI. Grazie al contributo di docenti universitari, pedagogisti ed esperti di educazione civica, il corso propone un percorso che va oltre la teoria, chiedendo ai partecipanti di mettersi in gioco in prima persona.
La giornata si è chiusa con la fondazione del gruppo di partecipanti, guidata da pedagogisti e psicologi del Centro Siciliano Sturzo e della Newbookclub Community Lab.