Non solo un ristorante specializzato in piatti a base di pesce, ma uno spazio da cui Palermo potrà riprendere il suo percorso per riconquistare il contatto continuo col suo mare, al quale ha voltato le spalle per decenni a causa di un’edilizia dissennata e corrotta.
Il ‘Molo Sant’Erasmo’, questo il nome del nuovo punto gastronomico, verrà inaugurato all’inizio di luglio nell’area dell’omonimo porticciolo, situato a breve distanza dal fiume Oreto. Un luogo fortemente identitario per la città ‘tutto porto’, come la chiamarono i Greci, dove resiste ancora una piccola comunità di pescatori; e dove all’inizio dello scorso autunno la Port Authority della Sicilia Occidentale ha completato, con 9 mesi di lavori e una spesa di 2,8 milioni di euro, un intervento di riqualificazione atteso dopo decenni di profondo degrado.
Il recupero dell’affaccio a mare di Sant’Erasmo costituisce infatti il primo step della serie di diversi e più complessi lavori per riconsegnare a Palermo visuali e possibilità d’utilizzo di un waterfront che fu di prim’ordine soprattutto a cavallo tra l’800 e la prima metà del Novecento, punteggiato da lidi eleganti e passeggiate panoramiche. Un patrimonio poi offeso, per troppo tempo. Al punto da far scrivere a Leonardo Sciascia che a Palermo il mare “si presuppone, ma non si riesce a vederlo quasi mai”.
VENTICINQUE POSTI DI LAVORO
Un segno di rilancio, dunque, dal pittoresco porticciolo. All’insegna di un connubio mare-gastronomia che genererà nuovi posti di lavoro: “per l’esattezza 25 nuove assunzioni – dice Saverio Borgia, ristoratore under 35, già ideatore e fondatore del brand Bioesserì insieme con il fratello Vittorio -. L’idea di riavvicinare l’area storica di Palermo al mare mi ha spinto a accettare questa sfida imprenditoriale –racconta -. Nei mesi scorsi, a causa dell’emergenza sanitaria siamo stati costretti a interrompere i lavori, adesso li stiamo completando nella convinzione che quello attuale sia anche un momento di grandi opportunità malgrado le condizioni economiche difficili per tutti. Occorre, adesso più che mai, non perdersi d’animo e le pur limitate opportunità lavorative legate a questa iniziativa rappresentano un segnale di speranza”.
Il Molo Sant’Erasmo, situato sul lato sinistro del porticciolo, offrirà uno spazio di 300 metri quadrati e 120 posti a sedere. Attendono invece l’avvio di nuove attività i locali sul lato opposto, destinati, stando alle indicazioni progettuali dell’AdSP del Mare di Sicilia occidentale, a un welcome center e a una gelateria.
“L’apertura di un ristorante gestito da giovani che dà lavoro ad altri giovani merita fiducia e un grande in bocca al lupo – commenta il presidente Pasqualino Monti –. Recuperare Sant’Erasmo è stato il primo nodo sciolto sul waterfront di Palermo. Ci siamo riusciti avendo peraltro la meglio sulle lungaggini che accerchiano le opere pubbliche in Italia. Già a partire da questa anomala estate i palermitani potranno fruire di un luogo sul mare dotato di strutture di accoglienza e ristoro, che costituisce una naturale connessione con il verde della Villa a mare del Foro Italico e l’antico porto della Cala”.
L’offerta del nuovo ristorante – riprende Borgia “si baserà sulla qualità degli ingredienti e su intriganti interpretazioni gastronomiche che rimarranno comunque ancorate ai sapori autentici della tipica cucina di pesce mediterranea”.
Le candidature per partecipare alla selezione del personale di sala e cucina possono essere inoltrate a lavoro@molosanterasmo.it allegando curriculum, foto e breve lettera motivazionale.