In occasione della mostra curata da Maria Antonietta Spadaro “O’Tama e Vincenzo Ragusa. Un ponte tra Tokyo e Palermo”, allestita al piano nobile di Palazzo Sant’Elia dal 12 maggio al 28 luglio 2017 e riguardante il particolare giapponismo introdotto in Sicilia dai due artisti, venerdì 9 giugno sempre a Palazzo Sant’Elia è in programma una Giornata di studi, intitolata “L’utopia del Giappone in Europa”. Si tratta di una riflessione su vari aspetti dello stesso fenomeno che influenzò l’arte europea tra 800 e primi 900.
La mostra, oltre a colmare una lacuna nella storiografia artistica dell’800 italiano, presenta nel suo scorrevole percorso narrativo una notevole quantità di opere realizzate da O’Tama e Vincenzo Ragusa in Giappone e a Palermo, contestualizzate nel più vasto ambito di un giapponismo locale, segno indiscutibile del dilagante orientalismo dell’epoca. Un totale di 170 pezzi, in massima parte in collezioni private e pertanto inediti, conducono lo spettatore in inconsuete e affascinanti atmosfere.
Si comincia alle 9. Dopo i saluti istituzionali (Leoluca Orlando, Antonio Ticali, Angela Fundarò Mattarella, Raffaele Bonsignore), si entra nel merito con la relazione introduttiva di Maria Antonietta Spadaro.
Interverranno: Mari Kawakami (University of Art & Design, Kyoto), L’esperienza giapponese di Vincenzo Ragusa come insegnante, scultore e collezionista; Loretta Paderni (Museo delle Civiltà “L. Pigorini”, Roma), La Collezione Ragusa al Museo delle Civiltà “Luigi Pigorini” di Roma; Carmelo Bajamonte (Storico dell’arte, Palermo), Gli scritti di Vincenzo Ragusa fra didattica e teoria dell’arte; Rosario Lentini (Storico, Palermo), La scuola di Ragusa a Palermo e le sue vicende; Antonella Purpura (Direttrice Gam, Palermo),Estetismo ed esotismo tra Ottocento e Novecento.
Nel pomeriggio i lavori riprenderanno alle 15: modera Mari Kawakami. Interverranno: Davide Lacagnina (Università di Siena),Vittorio Pica e il giapponismo in Italia; Daniela Brignone (Storico dell’Arte, Palermo), L’estetica giapponese in Occidente: nuove fonti di ispirazione nel XIX secolo; Anna Villari (Università Uninettuno, Roma),Echi giapponesi nell’illustrazione italiana di inizi Novecento, tra scoperte critiche e recuperi formali; Massimiliano Marafon Pecoraro (Università di Palermo), Japonisme e Art Nouveau: la donna e le arti in Europa tra XIX e XX secolo; Giuseppina Attinasi (Dirigente Scolastico Liceo Artistico “Vincenzo Ragusa e O’Tama Kiyohara”, Palermo), La scuola di Vincenzo Ragusa oggi, nel segno dell’esperienza del passato; Dario Oliveri (Università di Palermo), Il kimono di Odette. Riflessi dell’esotismo nella musica europea del primo 900.
Al termine, una visita guidata alla mostra.