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Nuova puntata di ‘SICILIA DI GUSTO’, il progetto realizzato in collaborazione con la Regione Siciliana, Dipartimento delle Attività Produttive e presentato da ilSicilia.it e Siciliarurale.eu per valorizzare l’identità agroalimentare del ‘Made in Sicily’. Per l’ultimo appuntamento, andremo alla scoperta dello squisito mondo del Distretto Dolce di Sicilia.
Ci siamo recati a Belpasso per parlare della prima colazione. Cornetti e più in generale i dolci da forno: saranno loro i nostri protagonisti.
PERCHE’ LA COLAZIONE?
Il primo pasto della giornata ha un ruolo molto importante nella routine giornaliera dei siciliani. Per questa ragione necessita di un’attenzione particolare. I prodotti da forno come cornetti, biscotti o fette biscottate sono diventati insostituibili sulle nostre tavole.
Numerosi sono i vantaggi che una buona colazione porta con sé: dalla prevenzione di alcune malattie, alla gestione del metabolismo, fino a molti aspetti fondamentali per affrontare al meglio la giornata, come resistenza fisica, capacità di attenzione o memorizzazione.
FASI DI PRODUZIONE DEL CORNETTO
Farina, zucchero, uova, latte e lievito madre: sono questi gli ingredienti base per un buon cornetto. A ripercorrere le fasi della sua lavorazione ci ha aiutati Alberto Spina, responsabile di produzione. “L’impasto viene lavorato per circa 20 minuti nell’impastatrice a spirale. Una volta pronto viene versato nell’impianto di laminazione, dove avviene anche la sfogliatura. Strati di margarina e di pasta vengono sovrapposti e ripiegati più volte. Durante la cottura questi strati si apriranno e daranno la tipica sfoglia del prodotto”.
Pronto il cornetto, si passa alle fasi più delicate: la lievitazione e la cottura. “Le temperature per la lievitazione variano tra i 32-35 gradi, con un’umidità che va dall’80% al 90%, per circa 6 ore”.
“Cuociono per 14 minuti, tra i 180 – 200 gradi, per poi passare alla fase di raffreddamento, in delle torri a temperatura ambiente. A seconda della stagione, il tempo di permanenza varia dai 30 ai 40 minuti. La produzione si conclude con la farcitura e il confezionamento”.
VALORIZZAZIONE DEL MADE IN SICILY
Obiettivi del distretto sono: efficienza, qualità e competitività. Le aziende che ne fanno parte hanno tutte una caratteristica in comune: la valorizzazione del ‘made in Sicily’.
Siamo stati raggiunti da Rosario Menza, amministratore delegato, che ci ha spiegato come il concetto base sia “quello di identificare le materie prime dell’agroalimentare siciliano e trasferirle sui prodotti che non sono tipicamente riconducibili alla nostra tradizione alimentare. Nel caso del cornetto, lo abbiamo tipicizzato con l’introduzione di grani antichi del territorio o con farciture al pistacchio siciliano. Lo stesso vale per i dolci della ricorrenza, come il panettone milanese o il pandore veronese, che abbiamo personalizzato con ingredienti siciliani. Anche nel caso del torrone, utilizziamo solo mandorle provenienti dal territorio regionale”.
DISTRIBUZIONE, CONSUMATORI ED EXPORT
I consumatori sono diventati sempre più esigenti: “Principalmente l’attenzione è rivolta alla grande distribuzione. La scelta è orientata verso prodotti di qualità medio alta. È un trend in forte crescita e particolarmente appetibile. Negli ultimi anni – ha aggiunto Rosario Menza – si punta ad una fascia di mercato un po’ diversa, con il ritorno all’artigianalità. L’alta attenzione alla selezione delle materie prime porta necessariamente ad una modifica del processo produttivo: si valorizza la qualità a discapito della quantità”.
L’operazione portata avanti dal distretto, per cercare di donare ai prodotti un’identità ben precisa, unica e subito riconoscibile, sembra dare i suoi frutti. Questo aspetto è ben visibile dai dati relativi all’esportazione: “La vendita portata avanti nei mercati esteri verte principalmente sui paesi in cui le etnie italiane o siciliane sono più numerose. I principali mercati sono la Germania e gli Stati Uniti”.