La Giunta di Taormina prova a stringere i tempi per l’annunciato cambio di passo nella gestione dei servizi nella capitale del turismo siciliano. L’esecutivo ha approvato, infatti, un atto di indirizzo, finalizzato alla costituzione di alcune nuove partecipate, che dovrebbero diventare realtà da qui ai prossimi mesi. Si va verso la fine del dissesto, che dovrebbe avvenire a maggio o al più tardi a giugno, ed in previsione di questo orizzonte il sindaco Cateno De Luca ha deciso di dare avvio a una serie di società: “Si tratta della Patrimonio Taormina SPA, la Taormina Social City Spa ed, inoltre, è stato dato mandato agli uffici comunali di valutare, oltre che la trasformazione di Asm in Spa, la costituzione di una nuova società per azioni, con la consequenziale messa in liquidazione di Asm, la quale sostituirà l’attuale azienda speciale”.
La strategia, in buona parte, ricalca a specchio quanto era avvenuto già a suo tempo a Messina, durante l’Amministrazione di cui era sindaco proprio De Luca, quando vennero costituite in quel contesto proprio la Patrimonio Messina Spa e la Messina Social City, rispettivamente nell’ottobre e marzo 2019.
La Patrimonio Taormina Spa negli intenti del primo cittadino “nasce per valorizzare l’intero patrimonio immobiliare cominciando dalla realizzazione di un inventario e completando con la gestione di tutti gli immobili di proprietà”. Tale percorso a Messina è stato intrapreso sia in un’ottica di “valorizzazione” che di “dismissione” dei beni e a questo punto sarà interessante vedere quale sarà l’effettiva strategia che verrà attuata da qui ai prossimi mesi su Taormina, dove il patrimonio della casa municipale vale – secondo le ultime stime ufficiali – circa 289 milioni di euro e in questo contesto ci sono anche dei beni che nei mesi scorsi l’Amministrazione aveva deciso di mettere in vendita e di affidare, per esattezza, al Parco archeologico di Naxos-Taormina, ovvero la Badia Vecchia (con annessi i locali dell’attuale ufficio tributo) e lo storico night La Giara, chiuso ormai da qualche anno e che rappresenta un pezzo di storia per la città che parte nel lontano 1954. La sfida, insomma, sarà quella di riportare in attività alcuni beni che versano in condizioni disastrose da diversi anni (Capalc, ex piscina comunale, ad esempio) e poi arriverà il momento delle scelte su altri, come appunto Badia Vecchia e La Giara, sui quali andrà presa una decisione definitiva.
C’è poi la questione spinosa della scarsa capacità di riscuotere affitti e canoni vari che nel tempo ha avuto la casa municipale, nel corso delle varie legislature. Soltanto per quanto concerne le varie locazioni dei propri beni, a quanto risulta, sono andati in fumo negli anni passati circa 5 milioni, che non sarebbero più recuperabili. Anche qui bisognerà invertire la tendenza e cercare di dare una nuova prospettiva ai “gioielli” di famiglia. In questo contesto sta per entrare anche il cospicuo lascito da circa 4 milioni di euro, che il Comune di Taormina ha accettato dall’eredità del prof. Salvatore Galeano, benefattore taorminese che sulle orme di altri nobili cittadini di Taormina del passato, ha fatto una generosa donazione all’ente. Tale eredità comprende anche una pensione sita nella zona a mare di Taormina, sulla strada statale 114, a Spisone.
E ancora, è in agenda la trasformazione di Asm in Spa, che porterà ad un allargamento della sfera operativa dell’azienda e contempla, tra le altre cose, la formalizzazione di un’intesa con i comuni della zona, Castelmola, Letojanni e Giardini, per ampliare i servizi dell’attuale municipalizzata, con il trasporto pubblico locale che è destinato a diventare un servizio comprensoriale. Sino a questo momento, in pratica, i bus di Asm non possono effettuare negli altri comuni vicini, ma l’avvenuta approvazione di un emendamento di recente presentato all’Ars proprio dal sindaco De Luca, nella qualità di parlamentare di Sud chiama Nord, ha sbloccato questa anomalia ed è già arrivato l’ok affinché si possano effettuare regolari fermate senza più limitazioni. Tale novità dovrebbe diventare operativa nei prossimi mesi, quando Asm conta di mettere in campo la Spa e di questo progetto intendono fare parte pure i citati comuni in un’ottica di “area vasta”.
Infine si va verso una nuova fase per un altro servizio che farà capo ad Asm è la raccolta rifiuti, al cui proposito il Comune di Taormina ha deciso di uscire dal rapporto contrattuale con la Tekra, la società che a suo tempo si era aggiudicato il bando di gara dell’Aro Taormina. L’Asm, diretta dal presidente Giuseppe Campagna, si sta muovendo in questa fase per ottenere le relative autorizzazioni che serviranno per la nuova fase di questo servizio. Tra il Comune e Tekra, in altre sedi, la vicenda è destinata, invece, ad un braccio di ferro, con un contenzioso tra l’ente pubblico che ha contestato delle penalità e la società che sino a questo momento ha gestito il servizio di nettezza urbana, a sua volta intenzionato a respingere le contestazioni e a procedere nei confronti del Comune.