Dopo 44 anni di degrado e abbandono il Villaggio turistico “Le Rocce” di Taormina rivede finalmente la luce. L’oasi che si affaccia sulla baia di Mazzarò è stata ufficialmente consegnata nella mattinata di martedì alla Fondazione Antonio Presti-Fiumara d’Arte con una cerimonia che scrive il punto esclamativo sull’accordo già sancito nei giorni scorsi tra il mecenate messinese e la Città Metropolitana di Messina. Un luogo dimenticato dal 1972 in poi si appresta a rinascere all’insegna dell’arte, uno spazio profanato tornerà in vita in nome del paesaggio e con il valore etico ed estetico che ha sempre caratterizzato le iniziative di Fiumara d’Arte. L’iter amministrativo è stato particolarmente complesso, come ha sottolineato il commissario dell’ex Provincia, Filippo Romano e la svolta odierna corona un lungo percorso che ad un certo punto sembrava aver scelto per il recupero di questo villaggio una destinazione alberghiera. Costruita proprio come residenza turistico-alberghiera a cura dell’Assessorato Turismo dalla Regione Siciliana nel 1953-1954 per la fruizione dei lavoratori, venne utilizzata solo per pochi anni, cui seguirono decenni di completo abbandono e un passaggio di “proprietà” dalla Regione alla Provincia di Messina. La proposta di realizzazione di un Museo d’Arte Contemporanea a Le Rocce, presentata dalla Fondazione di Antonio Presti, ha ridato nuove speranze dopo il fallimento di un project financing bocciato dall’Urega. “Ma è stato necessario un anno di lavoro”, ha evidenziato il commissario Romano, “e ciò per “dare un solido assetto sostanziale e formale al contratto di comodato”, Un accordo della durata di 99 anni, che ha permesso alla Fondazione di prendere possesso del bene per attuare le opere e che offre una “finestra” sulla costituzione di una Fondazione nella quale da un lato verrà conferito il Villaggio Le Rocce e dall’altra l’intero patrimonio artistico che ivi verrà realizzato (articolo 13 del comodato). Anche il sindaco Metropolitano, prof. Renato Accorinti, ha messo in rilievo il valore del lavoro istituzionale posto in essere “con animo puro, senza padrini e padroni”, volto unicamente al bene comune. L’energia, la straordinaria bellezza paesaggistica coniugata con un’atmosfera magica, data dal silenzio, dalla natura, ne fanno “un luogo dell’anima”. Un luogo dove la gente può “ritrovare se stessa”, “con l’anima in cielo ed i piedi per terra”.
A Taormina inaugurato il Villaggio “Le Rocce”. Presti: “Un luogo onirico”

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