«Suonava la messa dell’alba a San Giovanni; ma il paesetto dormiva ancora della grossa, perché era piovuto da tre giorni, e nei seminati ci si affondava fino a mezza gamba. Tutt’a un tratto, nel silenzio, s’udì un rovinìo, la campanella squillante di Sant’Agata che chiamava aiuto, usci e finestre che sbattevano, la gente che scappava fuori in camicia, gridando: – Terremoto! San Gregorio Magno!» (Giovanni Verga, 1889: Mastro Don Gesualdo)
La vostra Patti Holmes, oggi, ha per meta Vizzini, un piccolo comune della provincia di Catania che, dal 5 al 12 marzo, celebra il Patrono “San Gregorio Magno“. Situato tra i monti Iblei a circa 800 metri sul livello del mare, dove è possibile ammirare il vulcano Monte Lauro oggi inattivo, ha dato i natali a Giovanni Verga, che vi nacque nel 1840. Il suo nome ebbe diversi cambiamenti: in primis conosciuto come Bidi dal Greco Be-dis, con gli Arabi, da Bidini, divenne Bizini, poi Vizini e infine Vizzini con due zeta.
Una piccola curiosità è che il primo Patrono della città fu San Pancrazio, ma quando i vizzinesi seppero che Papa San Gregorio Magno era loro illustre concittadino elessero una commissione che andò a Roma per chiedere alla Santa Sede la grazia di portare a Vizzini i resti mortali del Pontefice e nominarlo nuovo Patrono del paese. Lunedì 5 marzo, come già anticipato, è entrata nel vivo la settimana dedicata alla commemorazione di San Gregorio Magno, che avrà il suo culmine il 12 marzo.
I fedeli sono chiamati a celebrarlo interrogandosi sulle parole cantate nell’inno solenne – “dottor robusto” – e sul senso da dare a queste parole nella vita di ogni giorno. Don Salvo La Rocca, parroco delle comunità S. Gregorio Magno, S. Giovanni Evangelista e S. Agata V. M, ha espresso il suo augurio alla città: “ll giorno del Dies Natalis di San Gregorio Magno, della sua morte terrena e della sua nascita al cielo ci riempia di gioia perché nel Santo Patrono si è compiuto il Mistero Pasquale di Cristo Signore; la vita risorta di Cristo raggiunga ciascuno di noi col Sacramento del Battesimo, prima Pasqua dei credenti”.
Quest’anno la festa sarà caratterizzata dal Pellegrinaggio con la Reliquia del Patrono al Santuario della Madonna del Pericolo che lo stesso San Gregorio visitò quando, ancora diacono, fu inviato come apocrisario alla Corte Bizantina. All’interno della Grotta del Santuario della Madonna del Pericolo sarà possibile ammirare la lapide posta a memoria del passaggio del Santo Patrono che recita questi versi: “Qui fra i trepidi lumi della rustica volta sacra alla Vergine, Gregorio Magno recandosi apocrisario alla Corte Bizantina nella purità di un mistico mattino, chiamava il Figlio dell’Eterno implorando sulla città ospitale presagi d’aurore più belle”.
Viva Vizzini e il suo Patrono San Gregorio Magno.