In teoria la data indicata dovrebbe essere metà giugno. Ma, come evidenziano il direttore generale del Cas Franco Fazio e il direttore dei lavori Pietro Certo nessuno in questo momento, soprattutto alla luce di quanto accaduto finora, può mettere la mano sul fuoco che la data di consegna del viadotto Ritiro possa davvero essere il 15 giugno. Del resto negli anni scorsi si è andati di rinvio in rinvio, compresa l’ultima volta, con l’annuncio che entro fine dicembre 2023 si sarebbero conclusi i lavori. Cronoprogramma ancora una volta non rispettato con operai in cantiere che si contavano sulle dita di due mani.
La nuova data è emersa in Commissione consiliare, presieduta da Salvatore Papa, dove sono stati invitati ad intervenire Fazio e Certo che hanno illustrato la situazione attuale. I lavori sono ripresi e la Toto costruzioni sembrerebbe aver superato i più recenti ostacoli ed aver dato garanzie al Cas su tempi quantomeno normali. Anzi l’impresa ha anche aumentato il numero di operai presenti in cantiere. Entro febbraio quindi dovrebbe esserci il varo della penultima campata ed entro la prima metà di marzo quello dell’ultima campata. Poi sarà la volta degli interventi di bitumazione e lavori di completamento. Entro il mese di giugno il viadotto Ritiro potrebbe essere collaudato. Questo almeno è il cronoprogramma dell’impresa. Il Cas ha accreditato un paio di milioni alla Toto costruzioni e non mancherà di vigilare sulla prosecuzione dei lavori. Il direttore generale Fazio ha poi detto di comprendere il pessimismo dei messinesi alla luce di quanto accaduto negli ultimi dieci anni ma ha specificato di credere che le rassicurazioni dell’impresa sono attendibili. Un’eventuale penale inoltre graverebbe sull’impresa stessa.
“Il Cas sta facendo la sua parte, non veniamo meno ai nostri obblighi e siamo pronti a qualche sacrificio economico ma l’impresa ha assicurato tempi celeri ed ogni giorno documenta l’avanzamento dei lavori” ha spiegato Franco Fazio ribadendo che per il Cas il viadotto Ritiro è priorità assoluta. Infine c’è da rilevare che sono in programma anche i lavori per la messa in sicurezza della galleria Telegrafo (sebbene è da ricordare che l’incendio risale al Natale del 2022….)