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Addio ad Alain Delon: indimenticabile leggenda del cinema e amante degli animali

domenica 18 Agosto 2024

E’ morto Alain Delon. L’attore, icona del cinema mondiale e grande amante degli animali, aveva 88 anni. La notizia è stata data dai tre figli dell’artista.

Nato nel nord della Francia, a Sceaux, l’8 novembre 1935, l’artista da tempo soffriva di problemi di salute.

“Il Gattopardo” fu uno dei film della consacrazione. La sua interpretazione del principe Tancredi nel film di Luchino Visconti tratto dal romanzo cult di Tommasi di Lampedusa è ancora oggi indimenticabile.

La carriera cinematografica

Classe 1935, all’età di 17 anni Delon si arruolò nella marina militare francese e nel 1953 venne destinato al corpo di spedizione nel Sud-est asiatico che partecipava alla guerra d’Indocina. Congedato nel 1956, il giovane Alain iniziò a frequentare a Parigi l’ambiente degli intellettuali e il mondo dello spettacolo e a recitare in teatro, finché la sua singolare bellezza e la sua duttilità nell’affrontare ruoli anche modesti vennero notate da alcuni produttori cinematografici.

Fu così che per il giallo di René Clément “Delitto in pieno sole” (1960) l’attore, scelto inizialmente per una parte secondaria, ottenne invece quella del protagonista, il subdolo Tom Ripley che uccide un giovane miliardario per assumerne l’identità. Il film ebbe un buon successo e rappresentò per Delon un trampolino di lancio, proponendo per la prima volta quel personaggio controverso a lui estremamente congeniale.

Fu però un maestro come Visconti a consentirgli di lasciar affiorare una complessità interpretativa, che lo impose all’attenzione, quando lo diresse magistralmente in “Rocco e i suoi fratelli” (1960), opera in cui lo spirito neorealista si fonde con le cadenze del melodramma. Delon rese perfettamente l’introversa malinconia del giovane protagonista, Rocco Parondi, un figlio del Meridione immigrato a Milano, proletario dall’animo ‘viscontianamente’ nobile, ma destinato per la sua eccessiva mitezza a risultare un perdente.

L’amore per i cani

Negli ultimi anni la salute di Delon era notevolmente peggiorata. Nel giugno 2019 fu colpito da un ictus e, successivamente, da un linfoma. Inoltre l’attore ha sofferto di depressione. Gli unici che sembravano capirlo, e che lo avevano salvato più volte erano stati i suoi amati cani. Delon ne ha avuti diverse decine in tutta la vita, ad un certo punto addirittura 14 contemporaneamente, spesso salvandoli dalla strada. Li amava così tatto che ha fatto costruire nella sua grande tenuta a Douchy, una cappella per sé stesso circondata dalle tombe e dalle lapidi di tutti i cani avuti.

Delon dichiarò in un’intervista che “Se Loubo dovesse morire prima di me, non prenderò altri cani, ma se dovesse arrivare la mia ora, vorrei che muoia insieme a me. Chiederò al veterinario di farlo morire insieme a me con un’iniezione letale. Meglio così che sulla mia tomba dopo tanta sofferenza“. Dichiarazione forte che fa ben comprendere l’amore totale che Alain Delon aveva per gli animali.

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