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Aeroporto di Palermo, Cgil: “Preoccupazione per la situazione incerta. Gesap senza un amministratore delegato”

mercoledì 28 Agosto 2024

“Non possiamo che manifestare la nostra preoccupazione per la situazione d’incertezza che sta vivendo l’aeroporto di Palermo. Da giugno, tra l’altro, la società di gestione si trova senza un amministratore delegato, figura fondamentale che un’azienda così importante, sia per l’indotto aeroportuale che per l’intero territorio, non può non avere”. Ad affermarlo sono Fabio Lo Monaco, segretario generale Filt Cgil Fabio e Dario Fazzese, segretario Cgil Palermo con delega ai trasporti, che chiedono a Roberto Lagalla, in qualità di sindaco della città metropolitana di Palermo, l’apertura di un tavolo per discutere di tutti i problemi legati all’aeroporto di Palermo. I sindacati anticipano alcuni degli argomenti su cui chiederanno una risposta al primo cittadino.

A partire dalla nomina dell’ad di Gesap, le cui funzioni sono svolte da fine giugno dal direttore generale. “Nonostante l’ottimo lavoro svolto dal management di Gesap – dicono Lo Monaco e Fazzese – per gestire l’ordinario manca quella figura chiave che in sinergia con il cda garantisca quella spinta programmatica che consenta all’aeroporto di mantenere gli ottimi risultati raggiunti in termini di record passeggeri“. L’altro tema riguarda le conseguenze della disdetta da parte di Aeroitalia del contratto con la società di handling Asc, che comporta lo svolgimento in “autoproduzione” dei servizi a terra attraverso il proprio personale.

“Non contestiamo la legittimità della procedura – dicono i segretari Fazzese e Lo Monaco – ma contestiamo modi e tempi un’operazione del genere: non si può sviluppare in tempi così rapidi e con idee così confuse e in un aeroporto in via di sviluppo dove gli spazi sono limitati a causa dei diversi cantieri aperti. Abbiamo dubbi quindi sulla sua reale fattibilità”. Filt e Cgil esprimono preoccupazione anche per la procedura di licenziamento collettivo avviata dalla società Asc, che ha riguardato 39 lavoratori su Palermo (e 52 su Catania). “Abbiamo inviato in maniera unitaria una richiesta di esame congiunto – aggiungono – Ci sembra che i numeri degli esuberi siano molto lontani dalla realtà perché nella procedura vengono inseriti anche i numeri relativi ad assenze e congedi e i costi della clausola sociale per il passaggio dell’appalto ad Ita dell’ottobre 2023. Qualche mese fa, la società Asc ha contrattualizzato Ita e ha assunto dalla società Gh diversi lavoratori, come previsto dal contratto collettivo nazionale di riferimento e dal protocollo di sito firmato con le parti sociali”. “Da mesi, con diverse lettere indirizzate ad Enac e Gesap – proseguono i segretari di Filt e Cgil – chiediamo un’istanza per la limitazione all’accesso dei prestatori per le attività di aviazione generale (al momento sono tre le società di handling presenti all’aeroporto di Palermo) a causa degli spazi limitati dalla presenza di una moltitudine di cantieri in corso. Inoltre, tale limitazione stabilizzerebbe l’intero sistema aeroportuale palermitano ed eviterebbe questa continua guerra al ribasso sulle tariffe da applicare ai vettori”.

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