La cabina di pilotaggio dell’Airgest, la società che gestisce l’aeroporto di Trapani-Birgi “Vincenzo Florio”, torna ad avere una guida. Dopo le dimissioni presentate il 5 febbraio scorso dal presidente Franco Giudice e dagli altri due componenti del Cda, su richiesta del presidente della Regione Siciliana per poter effettuare lo spoil system, Musumeci ha individuato il nuovo equipaggio. Saranno l’avvocato e manager sardo Paolo Angius (nella foto in basso), il commercialista marsalese Saverio Caruso e l’imprenditrice di Castelvetrano, Elena Ferraro, a ricoprire rispettivamente i ruoli di presidente e componenti del consiglio di amministrazione dell’ente.
A loro spetterà l’arduo compito di risollevare le sorti dello scalo siciliano. L’aeroporto, infatti, sta attraversando un periodo molto difficile a seguito della pronuncia del Tar che ha fatto saltare l’affidamento del co-marketing. Un bando con il quale la Regione e i comuni che gravitano sull’aeroporto mettono 14 milioni di euro a disposizione del vettore vincitore della gara, alla quale si era presentata solo Ryanair, con l’obiettivo di garantire l’operatività dello scalo fino al 2019.
Angius faceva già parte del cda di Airgest, nella qualità di vicepresidente, perchè indicato dai soci privati. Tra questi l’editore Paolo Panerai e il miliardario argentino Eduardo Eurnekian, che con le sue società detiene il controllo della Toscana Aeroporti Spa, ente gestore degli aeroporti di Firenze e Pisa, di cui Angius è stato presidente. Inoltre, è docente a contratto di diritto aeronautico all’Università Kore di Enna e di management delle società di gestione aeroportuali all’Università di Palermo.
Angius, quindi, sarebbe stato scelto per le sue competenze, la sua esperienza e per la sua rete di relazioni con i più importanti imprenditori e operatori del settore. Caruso, invece, secondo i rumors di Palazzo sarebbe stato indicato in quota Forza Italia, mentre Elena Ferraro, titolare di un centro di analisi cliniche, per la sua vicinanza politica con lo stesso governatore, maturata nella scorsa legislatura quando Musumeci ricopriva la carica di presidente della Commissione antimafia dell’Assemblea regionale siciliana.