“Giovedì 7 ottobre sono stato invitato dal segretario nazionale della Democrazia Cristiana, Totò Cuffaro, alla festa dell’amicizia per partecipare a una tavola rotonda nella quale si è parlato di turismo, cultura e quindi di Agrigento Capitale italiana della cultura 2025. Sono stato accolto benissimo, con complimenti e congratulazioni da parte dello stesso Cuffaro e di tutti i deputati presenti“.
Questa la replica del sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, all’intervento della segreteria provinciale della Democrazia Cristiana che ha contestato duramente la gestione dell’evento. “Sono stato accolto benissimo: complimenti, congratulazioni e disponibilità, da parte di Totò Cuffaro e di tutti i deputati presenti. Incontro proficuo e cordiale che si è concluso con l’intesa di rivedersi molto presto per lavorare insieme alla realizzazione del progetto. Perché ieri, a distanza di poche settimane, senza nessun motivo reale, la segreteria provinciale DC attacca il mio operato?“, prosegue.
“Io in vita mia ho sempre costruito, realizzato, ragionato e ho sempre cercato soluzioni condivise. Non capisco il senso e il fine del comunicato; non condivido il “gioco a rompere” da parte della DC, un partito in maggioranza alla Regione con i partiti- continua– che sostengono la mia amministrazione. Non comprendo queste dinamiche politiche. È a conoscenza il segretario nazionale Totò Cuffaro del comunicato stampa? Io dico di no. Concludo ricordando a me stesso e a tutti che il 31 marzo scorso Agrigento ha raggiunto un risultato straordinario, unico, meraviglioso. Sfruttiamolo! Cerchiamo di remare tutti dalla stessa parte nel primario interesse di Agrigento; cerchiamo tutti insieme di non perdere questa occasione. Le amministrazioni comunali passano, Agrigento è eterna; lasciatela fuori dalle beghe politiche“, conclude.