La Guardia di finanza di Catania ha sequestrato 85 rapporti bancari tra conti correnti, conti deposito e cassette di sicurezza per un ammontare di oltre 19 milioni di euro nell’ambito dell’inchiesta della Procura sulla presunta bancarotta dell‘Aligrup Spa, società della grande distribuzione alimentare, che coinvolge nove persone: tre amministratori giudiziari dell’azienda e sei tra amministratori di fatto e di diritto di diverse società collegate.
Le Fiamme Gialle contestano condotte di distrazione, dissipazione e occultamento di risorse finanziarie della Aligrup, già sottoposta dal 2001 ad amministrazione giudiziaria nell’ambito del procedimento a carico dell’imprenditore Sebastiano Scuto. Le attività illecite sarebbero state effettuate nel periodo tra il 2005 e il 2013 quando l’Aligrup, pur formalmente gestita dagli amministratori giudiziari nominati dal Tribunale, operava nell’interesse della famiglia Scuto, avvantaggiando società appartenenti al medesimo gruppo imprenditoriale o comunque allo stesso riconducibili, fino al dissesto manifestatosi con la domanda di concordato preventivo. Sequestrati 85 rapporti bancari tra conti correnti, conti deposito e cassette di sicurezza, intestati o comunque nella disponibilità degli indagati.
In particolare sono emerse varie operazioni commerciali anomale tra Aligrup e alcune società riconducibili alla famiglia Scuto (Fruttexport Srl, K&K Srl, Global Service Srl, Deteritalia Srl e Cedal Srl), mediante le quali sono state realizzate la distrazione e la dissipazione delle risorse finanziarie della Aligrup Spa. Tra le anomalie sono state accertati rapporti di fornitura con la Fruttexport Srl a prezzi triplicati rispetto a quelli normalmente praticati sul mercato, che, da un lato hanno depauperato nel corso degli anni le casse della Aligrup Spa e, dall’altro lato, hanno consentito alla società collegata di conseguire utili enormi rispetto alla media del settore. Modalità analoghe sono state riscontrate in altre operazioni, come ad esempio nei rapporti commerciali tra Aligrup Spa, K&KSrl e Global Service Srl (altre società riconducibili alla famiglia Scuto).
I soggetti coinvolti sono Sebastiano Scuto, amministratore di fatto di Aligrup Spa e titolare di quote di Aligrup Spa e di Fruttexport Srl, Salvatore Michele Scuto, procuratore speciale e liquidatore di Aligrup Spa, Rita Spina, titolare di quote della Fruttexport Srl, Domenico Spina, amministratore unico di Fruttexport Srl, Carmelo Frasca amministratore unico della Lanificio di Ragusa coniugi Frasca Srl, Filippo Tomarchio, liquidatore di Deteritalia Srl e gli amministratori giudiziari di Aligrup Salvatore Muscarà, Carmelo Lazzara e Angelo Giordano. Gli indagati rispondono di concorso in bancarotta fraudolenta.
Salvatore Muscarà, uno dei tre ex amministratori giudiziari dell’Aligrup indagati per bancarotta dalla Procura, si è dimesso intanto dalla carica di amministratore unico della Pubbliservizi, società partecipata del Comune di Catania. Ricopriva l’incarico dallo scorso 28 dicembre. “Apprezziamo la sensibilità mostrata dal professore Muscarà – ha commentato il sindaco Enzo Bianco – per avere rassegnato le dimissioni da amministratore unico di Pubbliservizi pur non essendo obbligato”. Il sindaco rassicura i dipendenti di Pubbliservizi ribadendo quanto già affermato nelle scorse settimane: “salvaguardare i posti di lavoro, garantire il puntuale pagamento degli stipendi e il servizio pubblico, rilanciare l’attività dell’azienda. Nei prossimi giorni – ha annunciato Bianco – si procederà alla nomina del nuovo amministratore unico”.