La Huanglongbing (HLB), nota anche come Citrus greening, è la più grave emergenza fitosanitaria che minaccia oggi l’agrumicoltura non solo sul territorio dell’Isola ma mette in ginocchio la coltura mondiale. Ha già distrutto milioni di piante in Paesi extra europei, dagli Stati Uniti (Florida, California) alla Cina e al Brasile, e che adesso ha puntato l’Europa.
“In Florida, si registrerà il minor raccolto di agrumi da un secolo a questa parte ed anche il più costoso a causa del clima e della pericolosissima fitopatia ‘Greening‘”, aveva affermato qualche tempo fa Gerardo Diana, presidente del Consorzio Arancia Rossa IGP. “La notizia pubblicata dal Washington Post e rilanciata da Agrapress, ci spinge a denunciare ancora una volta il grave pericolo che corrono anche le nostre produzioni, se non adeguatamente difese e tutelate”.
In Sicilia parte la campagna di divulgazione e prevenzione contro la minaccia del batterio. L‘insetto-vettore che trasmette la malattia (batteri floematici delle specie di Candidatus Liberibacter spp) è già presente in Spagna, Portogallo ed in Israele, ma non ancora nel bacino Mediterraneo.
“E’ possibile, però, che nel giro di qualche anno arrivi anche il batterio – avvertono gli organizzatori della campagna – ed è necessario non arrivare impreparati come accaduto con il batterio Tristeza“. La campagna ha il sostegno, tra gli altri, delle organizzazioni di categoria Cia Sicilia, Confagricoltura Sicilia, Confcooperative Sicilia e Fruit Imprese Sicilia e la collaborazione dell’Università di Palermo, del Dipartimento Di Agricoltura, Alimentazione ed Ambiante dell’Università di Catania, e del Servizio fitosanitario regionale e lotta all’agropirateria dell’Assessorato regionale.
La campagna di prevenzione partirà con la distribuzione dei manifesti informativi su tutto il territorio agrumetato a cura delle parti coinvolte nel progetto. “Un’operazione di sistema molto importante – ha sottolineato la presidente del distretto Federica Argentati – che mira da un lato a sensibilizzare i produttori sul pericolo che incombe sugli agrumeti siciliani senza tuttavia creare allarmismi e fornire informazioni utili; dall’altro a lanciare un appello ai governi regionale e nazionale per predisporre immediatamente un piano di contingenza contro l’Hlb, come se fosse un piano pandemico, ascoltando la ricerca da un lato, e le imprese dall’altro“.