L’idea di Cateno è quella di un polo progressista con Pd e M5S in alternativa al centrodestra (CLICCA QUI). Tra un selfie di gruppo e l’opposizione all’Ars che sta vedendo insieme i deputati dei tre raggruppamenti si va delineando un fronte comune. Il leader di Sud chiama Nord vorrebbe che il nuovo “polo”, vedesse lui come candidato di riferimento alla presidenza alle regionali del 2027 ma in casa Pd e 5Stelle frenano. Ci sono quattro anni ancora, meglio procedere passo per passo. Prematuro parlare di nome, mentre invece è certo che il “triangolo” può fare percorsi comuni di opposizione alla maggioranza Schifani.
DE LUCA (M5S): OPPOSIZIONE UNITA
“Stiamo cercando di compattarci come opposizione- commenta il deputato messinese Antonio De Luca che è anche il capogruppo all’Ars del M5S– Abbiamo ravvisato la necessità di procedere in modo compatto e siamo tutti d’accordo. Se può nascere altro lo vedremo strada facendo. Parlare oggi di un’alleanza elettorale tra 4 anni è prematuro. Deve esserci un percorso serio da fare insieme e poi scegliere chi sarà il candidato, il modo per arrivarci, sicuramente sia il Pd che i 5Stelle che Sud chiama Nord avranno le proposte anche sul metodo per arrivare al nome. Ma ripeto, in questo momento conta che ci stiamo compattando come opposizione, anche in modo propositivo”.
IL 2027 LONTANO
Dem e 5Stelle hanno chiaro che per fronteggiare la maggioranza, per quanto spesso in fibrillazione e con divisioni interne, occorre trovare unità d’intenti ed è quello che l’opposizione intende fare. Il 2027 è lontanissimo e nel mezzo ci sono le Europee e forse anche le provinciali. Quattro anni in politica possono essere un’era geologica.
La pensa allo stesso modo anche Calogero Leanza, deputato regionale Pd e vice presidente della Commissione sanità Ars. Nelle scorse settimane all’idea di un’alleanza con Cateno De Luca, il coordinamento provinciale PD aveva alzato le barricate (CLICCA QUI). Leanza invita a pensare più all’oggi che al 2027, proprio perché serve un’opposizione quotidiana in Assemblea. Ma invita anche a fare i conti con la realtà che è quella delle urne che nelle recenti competizioni per Pd (e anche per i 5stelle) non sono state generose. Parola d’ordine quindi confronto, analisi, progettualità comune.
LEANZA: ANALISI E CONFRONTO
“La soluzione giusta è quella che viene dal confronto. Interno al partito e con la sua base. Con i territori e con gli elettori. È giusto fare una serie riflessioni sul dato elettorale degli ultimi anni e di quello che verrà. La nostra storia recente è segnata da una serie di sconfitte a cui bisogna reagire e di cui dobbiamo valutarne le cause. La ricetta giusta per la vittoria non può essere solo una astratta somma di percentuali numeriche e Cateno De Luca questo lo sa bene. Stiamo attualmente condividendo l’esperienza di opposizione, è questo lo scenario attuale. Alla base delle alleanze deve esserci dialogo costruttivo e soprattutto confronto, affinché le idee e i progetti dell’uno possano coesistere con quelli dell’altro nell’interesse esclusivo della Sicilia e dei siciliani. Sarà una valutazione che richiederà lucidità e consapevolezza, ma soprattutto unità d’intenti sulle azioni da mettere in campo per il futuro della Sicilia”.