Prosegue lo sciopero dei lavoratori del call center Almaviva. Questa mattina i dipendenti sono tornati davanti alla sede della Covisian, la nuova società che si è aggiudicata l’appalto del servizio call center di Ita. Nella vertenza sono a rischio 621 addetti, 570 nel capoluogo siciliano e il resto a Rende, in Calabria.
La proposta avanzata da Covisian prevede “tempi di assorbimento troppo lunghi, riduzioni orarie e penalizzazioni economiche inaccettabili” per i lavoratori, oltre all’utilizzo dell’ammortizzatore sociale, non è stata ritenuta accettabile dalle organizzazioni sindacali, che hanno ribadito la necessità di garantire la continuità occupazionale per tutto il perimetro dei lavoratori Almaviva della commessa Alitalia e la loro piena occupazione. Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Tlc hanno diffidato Covisian dal procedere con assunzioni dirette, a maggior ragione se con trattativa privata di personale che fa parte del bacino di lavoratori Almaviva-Alitalia. “Tale comportamento – dicono le sigle sindacali – potrebbe compromettere la trattativa in corso che vede impegnate tutte le parti in causa“. Non c’è molto tempo per la trattativa visto che Ita dal 15 ottobre sarà operativa. Lo sciopero rimane confermato.