Grazie a una serie di partnership che coinvolge anche la multinazionale Grandi Navi Veloci, il collettivo artistico palermitano Laboratorio Saccardi (Marco Barone e Vincenzo Profeta), ha ottenuto i fondi necessari per iniziare a lavorare all’opera: un’altalena che raffigura Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. “I dirigenti del gruppo hanno letto sui media del progetto e hanno voluto sostenerlo – racconta Profeta – sono stati molto generosi e adesso possiamo partire ufficialmente, anche se aspettiamo di chiudere altri accordi: da questi ultimi dipenderanno i materiali che sceglieremo per l’opera“. Il monumento che il Laboratorio Saccardi intende realizzare è un’altalena – funzionante -, un arredo urbano contemporaneo ispirato alle clip iniziali dei film del duo comico che loro ridisegnano in chiave cartoon-umoristico.
I materiali scelti per il monumento potrebbero essere una soluzione in resina oppure una colata in bronzo. “Vogliamo ridare quel senso di innocenza e di allegria tipica del duo comico di Franco e Ciccio al quartiere Capo di Palermo – spiegano gli artisti – che versa da anni in stato di degrado. Per questo motivo abbiamo bisogno del sostegno della comunità”. Per la messa in pratica di questa idea il collettivo ha avviato una campagna di crowdfunding sul sito di Laboriusa, dov’è ancora possibile contribuire. L’altalena è un’opera d’arte contemporanea a tutti gli effetti ed è destinata allo spazio di piazzetta Sant’Anna al Capo. Sia questo quartiere del centro storico che, nello specifico, la piazzetta, sono stati recentemente oggetto di grossi interventi di riqualificazione messi in atto dagli stessi residenti e coordinati da Jacopo Russo e Ottavio Zacco, rispettivamente presidente di circoscrizione e capo del comitato di quartiere.
Il Laboratorio Saccardi nasce nel 2002, creato da Vincenzo Profeta e Marco Leone Barone, vive e lavora a Palermo. Il loro nome è già una dichiarazione poetica, fin dall’inizio i due artisti siciliani, le cui identità si fondono nel collettivo, sono partiti dalla fondazione di un loro personale mito delle origini, inventandosi un mentore immaginario quell’Albert Saccardi che presta loro il nome. Il collettivo utilizza indifferentemente vari linguaggi artistici come la pittura, la fotografia e il video perseguendo un obiettivo ironico-dissacratorio nei confronti dei temi affrontati: si fanno beffa della pittura e del mondo e affrontano nel loro lavoro soprattutto il tema della derisione del sistema artistico e intellettuale. Tutti i progetti sono consultabili sul sito.