Protesteranno a piazza Pretoria il prossimo giovedì 30 settembre dalle ore 9 alle 13, con un sit in i lavoratori di Amat Palemo. Ad organizzare il sit in sono i sindacati di categoria, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl, Cobas e Orsa Tpl. “Ancora una volta nelle casse delll’Amat – scrivono in una nota – non c’è un euro! Servizio a rischio così come i salari dei dipendenti che questo mese dovranno subire l’ennesimo ritardo, con le conseguenze di rito per le famiglie che vivono del proprio lavoro. Ancora una volta dall’amministrazione comunale non un segnale di distensione e comprensione per le giuste aspettative dei lavoratori”. E aggiungono “mentre l’azienda riferisce di attendere la riscossione di una fattura regolarmente emessa per servizi già resi alla cittadinanza, la ragioneria del Comune non la paga per un braccio di ferro che perdura da diverso tempo fra l’Amat e l’amministrazione comunale, che intima all’azienda di sottoscrivere l’accettazione di un altro taglio al già magro e ridotto bilancio aziendale”.
Intanto, dicono i sindacati, cresce il malcontento fra i lavoratori. “Il ritardo della disponibilità economica comporterà anche il conseguente ritardo di forniture dei ricambi per il mantenimento dei bus, compromettendo ulteriormente la disponibilità del pieno servizio per i cittadini”. “E’ abbastanza singolare sentire continui annunci della volontà politica di voler costruire una mobilità sostenibile, efficiente, innovativa e con innesti di grandi opere introducendo ed ampliando la rete tramviaria; ma sembra tutta una contraddizione nel momento in cui si riducono progressivamente le risorse per il sostentamento e il mantenimento del servizio, con la vicenda TOSAP e Tarsu/Tari su cui ancora non ci si determina con il serio rischio di compromettere la continuità aziendale”. I sindacati concludono “manifesteremo il 30 il dissenso dei lavoratori per questo immobilismo continuo dell’amministrazione comunale nel corrispondere i dovuti trasferimenti, come da contratto di servizio, somme necessarie per consentire il pagamento dei salari e la prosecuzione dell’attività aziendale senza interrompere o indebolire il servizio all’utenza”.