Nuova tegola per l’Amat. La partecipata che gestisce autobus e tram nel Comune di Palermo è a corto di autisti.
Lo scorso 31 agosto, infatti, «sono scaduti i contratti dei 100 lavoratori in somministrazione che per l’Amat hanno garantito nell’ultimo anno e mezzo le corse dei mezzi pubblici». A denunciarlo la Nidil Cgil che chiede, «in attesa dei tempi lunghi di un concorso pubblico, che i contratti vengano subito rinnovati anche per dare immediata risposta a una trentina di autisti interinali della platea che, con soli due mesi di lavoro alla guida degli autobus, non sono riusciti a maturare il diritto alla disoccupazione».
«Il monte ore di lavoro svolto dagli autisti somministrati da Temporary, l’agenzia di lavoro che ha vinto la gara bandita dalla municipalizzata, si è esaurito il 31 agosto. Visto che con un concorso passerebbero mesi per sopperire alla carenza di personale, il ricorso a una nuova gara per un ulteriore pacchetto di lavoro in somministrazione accorcerebbe sensibilmente i tempi. Si continui con la somministrazione e all’interno dei somministrati sia garantita a tutti, con una opportuna rotazione, la continuità di reddito, per far sì che non ci siano più lavoratori penalizzati rispetto ad altri».
Da circa 18 mesi l’Amat usufruisce degli autisti in somministrazione. «Il lavoro di questi cento autisti è stato impeccabile – aggiunge Andrea Gattuso – e pertanto in caso di nuovo ricorso al lavoro interinale non si può che partire da queste professionalità».
Tra i 100 autisti interinali, alcuni hanno svolto più di un anno di lavoro mentre altri non hanno superato i due mesi di attività. Da qui l’idea di una rotazione. “Vista la nuova normativa del cosiddetto decreto Dignità, che impone anche per la somministrazione, così come per tutti i contratti a termine, un tetto di massimo 24 mesi di lavoro – sottolinea Gattuso – una rotazione del personale somministrato darebbe continuità lavorativa a tutta la platea di lavoratori garantendo così anche l’efficienza dell’azienda e un buon servizio a tutti i cittadini palermitani”.
Nei giorni scorsi il nuovo presidente Amat Michele Cimino aveva manifestato l’intenzione di procedere a un nuovo bando per l’assunzione di 50 autisti. “L’idea non può che essere accolta positivamente, non solo per i risvolti occupazionali ma in generale per garantire l’efficienza del servizio dell’azienda di trasporto pubblico – aggiunge Gattuso – Ma i tempi per l’emanazione di un bando di concorso rischiano però di essere lunghi, viste anche le difficoltà dal punto di visto di bilancio che comunque richiedono diversi non semplici passaggi politici”.
In realtà, il bando di concorso esisteva già. Fu pubblicato nel febbraio 2017 (LEGGI QUI) e successivamente ritirato dalla Giunta Orlando a causa delle polemiche e accuse dell’opposizione “di subdola manovra di voto di scambio, in vista delle elezioni Comunali”. Poi a novembre le Regionali e a marzo 2018 le Politiche ne hanno bloccato ulteriormente l’iter. Tanto che la consigliera Sabrina Figuccia pochi giorni fa aveva chiesto che fine avesse fatto questo bando per l’assunzione di giovani autisti.
Ora Palazzo delle Aquile si ritrova con un numero insufficiente di bus ed autisti. A pochi giorni dall’arrivo del Papa a Palermo, in via Roccazzo si è in piena emergenza. Si dovranno fare i salti mortali per garantire un servizio efficiente, vista la raccomandazione del Comune di lasciare l’auto a casa e “usare i mezzi pubblici o a due ruote”.
In tutto questo, le ombre sui conti rimangono. E nessuno ha trovato una soluzione.