Si è appena conclusa a Firenze l’Earth Technology Expo (ETE), promossa dalla Fondazione Earth and Water Agenda, e Arpa Sicilia, partner dell’iniziativa insieme a numerose Istituzioni nazionali, ha conquistato i visitatori con il progetto CORALLO.
ETE ed Arpa
Obiettivo dell’expo è stato quello di mostrare l’utilizzo delle tecnologie per il controllo e la gestione dell’ambiente e per la transizione digitale, energetica ed ecologica del Paese. In questo contesto, Arpa Sicilia ha presentato, nello spazio espositivo “Un Mediterraneo di Biodiversità“, interventi e filmati prodotti con il Progetto Correct Enjoyment (and Awareness Raising) of Natura 2000 Locations (acronimo CORALLO), finanziato dal Programma INTERREG VA Italia-Malta 2014-2020, che mira a proporre un modello di fruizione sostenibile transfrontaliero dei Siti di interesse Comunitario della Rete Natura 2000.
I numerosissimi visitatori, soprattutto studenti, sono stati attratti dall’allestimento del corner di Arpa Sicilia, dai video e pannelli di grandi dimensioni che riproducevano alcuni scatti dei siti e della flora e fauna studiati con il progetto CORALLO. Inoltre, il personale di Arpa Sicilia presente all’evento ha illustrato ai numerosi visitatori l’importanza dello studio della biodiversità e i risultati dell’attività progettuale, coinvolgendoli anche grazie alla visita dell’igloo, dove sono state proiettate delle immagini di riprese subacquee, e all’esperienza immersiva utilizzando i visori OCULUS con immagini a 360° nel mondo sottomarino delle Isole minori siciliane.
“Siamo ampiamente soddisfatti dell’esito della partecipazione dell’ARPA Sicilia a ETE 2023, che ha visto focalizzare l’attenzione sul tema della biodiversità, una delle mission dell’Agenzia, coordinatrice del Tavolo Istruttorio del Consiglio V Tutela dei Sistemi Naturali del Consiglio SNPA. Attraverso metodi innovativi di comunicazione e disseminazione dei risultati del progetto CORALLO e delle attività dell’ARPA Sicilia abbiamo riscontrato grande partecipazione e coinvolgimento, soprattutto da parte delle scolaresche presenti, a cui è stato possibile trasmettere informazioni sui dati ambientali e sulla preservazione dei siti naturali fino ad oggi conosciuti solo dai professionisti del settore”, ha detto Vincenzo Infantino, direttore generale di Arpa Sicilia.
CORALLO
Il progetto CORALLO è stato sviluppato e realizzato dalla U.O.C. Ricerca e Innovazione di ARPA Sicilia, in collaborazione con l’Università di Malta, l’Università degli Studi di Palermo, il CoRiSSIA, l’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria e le Aree marine protette Pelagie, Capo Milazzo e Isola di Ustica e Plemmirio.
“ARPA Sicilia, che opera per la conoscenza, il controllo e la tutela dell’ambiente, in continuo contatto con il contesto territoriale e con attenzione ai temi ambientali emergenti, tramite il progetto CORALLO ha sperimentato strumenti tecnologici che hanno permesso di valorizzare gli studi e i dati ambientali raccolti e analizzati in modo innovativo, grazie all’utilizzo di metodologie moderne nella ricerca, nel monitoraggio e nella disseminazione – ha detto Ignazio Cammalleri, direttore della U.O.C -. La comunicazione dei dati finali del progetto e delle ricerche svolte, tramite immagini, video ed esperienze immersive, ha permesso di ampliare il target dei destinatari, non più solo istituzionali e tradizionalmente recettori di dati e statistiche, ma anche utenti non del settore e soprattutto giovani studenti. I risultati del progetto CORALLO sono la base per ulteriori approfondimenti scientifici e per trovare nuove strategie per proteggere i siti naturali, per comunicare a diverse tipologie di utenti la tipicità dei luoghi e delle specie marine e terrestri studiate.”.
“Il messaggio, che potrebbe essere sintetizzato nello slogan “Se viviamo in un ambiente protetto, l’ambiente protegge noi” , veicolato verso le nuove generazioni, con un linguaggio moderno, immediato e fruibile da tutti ma al contempo ricco di aspetti tecnici e scientifici, ricopre un’importanza fondamentale per costruire una cultura solida per il rispetto ambientale e la preservazione del mondo in cui viviamo con lo scopo di attivare uno scambio virtuoso e costruttivo tra uomo e ambiente”, ha aggiunto e concluso Rosanna Costa, responsabile progetto.