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“Carolina Varchi per noi è un’ottima scelta. È una donna che ha fatto politica per tutta la vita, è una professionista stimata, una donna competente, determinata. È sicuramente un nome che potrebbe rompere con gli schemi del passato, in una Palermo che ha qualche difficoltà a rinnovare soprattutto sul piano dell’amministrazione Orlando. È sicuramente una proposta che mettiamo in campo. Se ci fosse sul suo nome la compattezza della coalizione noi saremo molto contenti e per questo lavoreremo. Se non ci fosse, noi alle primarie siamo sempre disponibili”.
Lo ha detto la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ai cronisti presenti al Teatro Golden, riferendosi alla candidatura del centrodestra a sindaco di Palermo, dove si voterà la primavera prossima.
“Il degrado a Palermo ti insegue anche quando sei morto fino al cimitero. Questa città merita di più. Noi abbiamo proposto Carolina Varchi come candidata sindaco, so che ci sono altri nomi in campo e questo dimostra che c’è fibrillazione positiva e che il centrodestra c’è “, ha poi aggiunto il presidente di FDI.
A inizio 2022 si voterà per eleggere il nuovo Capo dello Stato. Nelle ultime settimane sono iniziate le manovre politiche per lanciare candidature e ipotesi. Ma chi traghetterà al Quirinale?
“Neanche con una sfera di cristallo, con questo Parlamento, si può immaginare chi farà il presidente della Repubblica. Cerco un presidente della Repubblica che difenda la sovranità dell’Italia e faccia rispettare le regole. Io non l’ho l’età, fra sette anni posso”. Così ha risposto Giorgia Meloni durante la presentazione del suo libro, sull’assenza di donne nel toto-elezioni a presidente della Repubblica.
“Draghi è un punto interrogativo per me, ha fatto alcune operazioni che ho condiviso e altre che non ho minimamente condiviso. Mi pare si sia mosso bene sulla vicenda Borsa italiana perché pare stia correggendo il tiro rispetto a chi l’aveva ceduta ai francesi, sulla rete unica di telecomunicazione. Però leggo che Mattarella – aggiunge Meloni – starebbe volando a Parigi per siglare un accordo di collaborazione Italia-Francia su diverse materie, mi chiedo perché il Parlamento non sappia niente di questo accordo”.
Presente all’evento il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, insieme ai deputati regionali dell’Ars di Diventerà Bellissima, Alessandro Aricò e Giusi Savarino.