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Un risultato unico e straordinario quello di Forward emerso a margine del secondo Congresso Nazionale di Più Europa tenutosi a Roma e reso noto da Fabrizio Ferrandelli, responsabile nazionale del partito politico, con delega al Mezzogiorno e al Lavoro.
“Sono stati due anni di lavoro intensi ” ha detto il capogruppo di +Europa a Palazzo delle Aquile “Abbiamo raccolto le preferenze del 40% dei votanti, eletto 69 delegati, 7 membri direzione nazionale, 24 membri di assemblea (di cui 11 donne e 12 under 40), voluto una donna alla tesoreria. Abbiamo aggregato tanti iscritti e devo dire che la lista forward, di cui ero capolista, una delle liste che era a sostegno di Benedetto Della Vedova, ha raggiunto il miglior risultato di tutti”.
“E’ stata la lista più votata – ha aggiunto il consigliere del Comune di Palermo – e siamo passati dalle parole ai fatti. La nostra lista Forward Generazione Più Europa voleva promuovere il contributo in politica di donne e giovani e abbiamo eletto Maria Saeli che è stata candidata unica, una donna under 35, dimostrando grande sensibilità”, dunque colorando di rosa la direzione nazionale di +Europa che guarda anche ai principi di pari opportunità e quindi alla partecipazione femminile in politica, e non solo perché anche le nuove generazioni sono i protagonisti della scena politica.
Numeri importanti frutto di un lavoro intenso e di interlocuzione costante con il territorio, a fronte di una politica che ascolta i cittadini e le esigenze, e che testimoniano un dato di fatto incontrovertibile: la generazione +Europa esista già. Ma la sfida continua, perché dopo l’elezione agli incarichi dirigenziali, la prossima partita si gioca sul piano concreto della politica. “Lo step due consiste nel portare questi giovani di valore all’interno delle istituzioni, non gli stiamo soltanto chiedendo di militare all’interno di un partito per arricchirlo di idee, ma gli stiamo chiedendo di farsi le ossa per portare dentro quei luoghi in cui si decide il proprio contributo”.
E +Europa si mostra già pronta alla sfida elettorale del 2022 per le amministrative di Palermo. Fabrizio Ferrandelli ha una visione chiara per la rinascita del capoluogo siciliano che parte dalla riqualificazione interna del territorio, garantendo i servizi e i diritti: “Ho già una lista per Palermo, per le prossime amministrative, lavoro sodo ad una lista per le regionali e la maggior parte dei candidati saranno donne e giovani under 40 formati, perché noi abbiamo una scuola di formazione politica. Palermo deve essere una città dei diritti, è importante che ci sia gestione dei servizi, dalla raccolta dei rifiuti a tutti quei servizi all’interno dei quartieri. Ormai è tutto un degrado e noi dobbiamo concentrarci sui diritti della persona, sulla scuola, sui centri sociali e aggregativi per l’infanzia; ma anche sulle realtà virtuose presenti che operano come fari accesi 24 ore, mettendole in rete con il Comune, far funzionare la macchina amministrativa non è complicato. Palermo non è una città ingovernabile, serve tanta energia, costanza e una cura quotidiana.
Nel frattempo Più Europa continua a tracciare il cammino. I numeri segnano un contributo alla governance, alla linea politica di Benedetto Della Vedova che intende segnare l’inizio di un processo federativo che mette insieme le forze liberali ed ecologiste che si indirizzano alla tutela dell’ambiente e che in Italia “non vogliono finire fra i giustizialisti, da una parte, e dall’altra fra i sovranisti”. Ferrandelli ha poi espresso soddisfazione “Sono contento perché abbiamo costruito un partito nostro, federativo e sono convinto che cresceremo perché aggregheremo tante altre forze, forse la parte migliore di questo nostro progetto la dobbiamo ancora incontrare. Ma sono sicuro che +Europa sarà l’inizio di una delle forze federate. Più Europa si è imposta”.
E quando si dice che occorre “più Europa” s’intende affermare che solo un’Europa più unita di quella attuale, non più divisa, può affrontare le trasformazioni legate alla globalizzazione economica, alle dinamiche demografiche e ai progressi scientifici e tecnologici. Poi ci sono i valori dell’Unione Europea come punto d’incontro tra tutte le forze politiche e che pure caratterizzano l’Esecutivo targato Draghi “Abbiamo iniziato tra gli insulti di tanti e invece oggi abbiamo un governo più europeista che l’Italia abbia mai avuto, il presidente del Consiglio viene da Bruxelles ed è uno che mette insieme tutte le forze politiche europeiste in campo. Persino chi non era europeista, penso alla Lega e ai Cinque Stelle, sono diventati ora europeisti ed atlantisti”.
La grande crisi sanitaria dettata dal Covid 19 fa riflettere sull’importanza dell’unità e della cooperazione in politica perché “Quando poi ci sono le emergenze internazionali, abbiamo capito che la nostra stessa salute è attaccata a situazioni globali all’interno delle quali non esistono le solitudini, perché chi è solo è fragile, è debole, chi è solo muore”. Per questo è importante l’internazionalizzazione dei processi e stare in Europa.
La forza del dibattito e del confronto “Ha portato alla militanza di tante persone che ormai non credevano più che la politica servisse a qualcosa e che si erano allontanate. Soprattutto tanti giovani e tante donne che non trovavano spazio nei partiti tradizionali perché si sentivano fuori posto, fuori casa, non erano i luoghi giusti per poter coltivare le proprie idee, ma trovavano delle chiese chiuse con delle liturgie con un nonnismo stancante”, ha detto Fabrizio Ferrandelli.
Il consigliere del Comune di Palermo è certo che sia questo il tempo di costruire un campo comune, di crescere ed evolversi a partire dai territori, coinvolgendo le realtà presenti e raccogliendo i bisogni del tempo che scaturiscono dal cambiamento, quelli che nascono dal momento storico imposto dalla pandemia e, di riflesso, dalla crisi economica. L’idea è quella di proiettarsi verso un futuro che tenga conto delle nuove generazioni, di donne e giovani e dei temi imprescindibili: digitalizzazione, ambiente, lavoro, sostenibilità dei diritti. Prosegue, così, con forza, il percorso di questa squadra politica iniziato con i Coraggiosi, con la decisone di aderire al grande progetto inclusivo di +Europa.