Le amministrative a Palermo sono vicine e il Partito Democratico ha presentato una ricca lista dei candidati al Consiglio comunale e alle 8 circoscrizioni. Si tratta di 112 nomi, 40 dei quali correranno il 12 giugno per sedere a Sala delle Lapidi.
Un incontro che i coordinatori dem hanno organizzato a Sant’Erasmo, alla presenza del capogruppo del Pd al Senato, Simona Malpezzi e del senatore Alessandro Alfieri, componente della Commissione Affari Esteri al Senato. Il PD ha scelto il fronte mare di Palermo per segnare una delle priorità da inserire nel programma di governo della città: la valorizzazione del mare, la messa a sistema del territorio, quale valore irrinunciabile per il futuro dei palermitani.
“Cascio, che ora si candida a vicesindaco, ha parlato di una presenza inquietante rispetto al ruolo di Totò Cuffaro e Marcello Dell’Utri in questa vicenda. Da qui al 23 maggio, giorno in cui si commemorano le vittime della strage di Capaci, mi aspetto che Lagalla dica una parola di chiarezza rispetto al rapporto che ha con questi suoi sostenitori”, ha detto il segretario provinciale Rosario Filoramo, all’apertura dei lavori, attaccando il centrodestra palermitano.
“In questa lista abbiamo uomini e donne di tutte le età che hanno deciso di raccogliere una sfida. – sottolinea la senatarice Malpezzi – Partiamo da chi ha deciso di correre con il simbolo del PD. Stiamo sperimentando coalizioni inclusive, un campo largo che può diventare la vera sfida anche per le competizioni future”.
Bisogna scindere fra la coalizione che sostiene il candidato sindaco Roberto Lagalla e il centrosinistra che invece appoggia l’altro candidato Franco Miceli. “Intanto, di là c’è una coalizione di centrodestra che ha raccolto tutti, anche di più. Bisognerà capire se saranno in grado di mantenere questo tipo di unione. Qui c’è una storia più nostrana e anche tradizionale. Penso che questo possa essere un segnale di forza. La città può contare su una coalizione vera”.