“In questi giorni si è a lungo dibattuto in città sulla opportunità della realizzazione di altre linee del tram. Non ci interessa entrare nella polemica, ma ci preme sottolineare alcuni punti”, afferma il presidente di Ance Palermo, Massimiliano Miconi.
“Per farlo, partiamo da una premessa: il cosiddetto decreto Milleproroghe pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 31 dicembre scorso ha prorogato a tutto il 2021 la possibilità di affidare i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria sulla base di un progetto “alleggerito” costituito almeno da una relazione generale, dall’elenco prezzi unitari delle lavorazioni previste, dal computo metrico-estimativo e dal piano di sicurezza e ciò consente di poter iniziare i lavori a prescindere dall’avvenuta redazione e approvazione del progetto esecutivo”.
“L’utilizzo di questa norma – spiega Miconi – consentirebbe di partire subito con i lavori necessari, per esempio, per la manutenzione delle strade cittadine, opere che sicuramente, in un grande sistema, appaiono meno rilevanti del tram o della realizzazione del Centro direzionale della Regione ma che, invece, sono fondamentali per risolvere i problemi legati alla manutenzione delle opere fognarie, oltre che quelli legati alle cattive condizioni del manto stradale e quindi alla vivibilità di quasi tutta la città.
Ma queste manutenzioni – continua Miconi – non possono essere abbandonate alla scarse risorse degli enti locali o restare in attesa che lo Stato liberi delle risorse per darle ai comuni, ma devono trovare uno spazio all’interno dei progetti del recovery plan. Il nostro appello, allora – conclude il presidente dei costruttori palermitani – è che il Comune e la Città Metropolitana di Palermo colgano le possibilità del decreto Milleproroghe per dotarsi di tutti i progetti necessari, indispensabili per una decente vivibilità e per mettere immediatamente in gara tutti quelli che possono avere una copertura finanziaria. Noi costruttori, inoltre, riteniamo fondamentale la sottoscrizione di un’intesa con la Prefettura per creare una lista di azienda qualificate, che facciano parte del sistema bilaterale delle costruzioni e alla quale gli enti locali possano attingere per l’affidamento dei lavori”.