Sala della Protomoteca, in Campidoglio, ha ospitato la prima assemblea del rinnovato Consiglio Nazionale dell’Anci.
Dopo l’intervento di apertura del presidente del Consiglio Nazionale Marco Fioravanti e la relazione del presidente dell’Anci Gaetano Manfredi sulle tematiche di carattere generale, è stata svolta una informativa sull’attuazione della delega fiscale e un aggiornamento in materia di istruzione, oltreché l’istituzione delle Commissioni permanenti dell’Associazione.
Presente, tra i tanti amministratori siciliani, il sindaco di Caltagirone Fabio Roccuzzo, eletto tra i vicepresidenti del Consiglio Nazionale, ruolo che gli consentirà di rappresentare gli enti locali in larga scala, contribuendo alle politiche e alle strategie dell’associazione che riunisce tutti i comuni italiani.
“L’Assemblea dei Comuni Italiani tenutasi a Roma al Campidoglio – spiega Roccuzzo – ha provveduto a ratificare le nomine approvate dal congresso nazionale di Torino e tra queste la mia indicazione a Vicepresidente del Consiglio Nazionale dell’Anci. Considero questa nomina un grande riconoscimento alla città di Caltagirone e alla sua storia politica, che ha visto in Luigi Sturzo uno dei padri fondatori del municipalismo. Ringrazio i colleghi sindaci per l’indicazione, e come in ogni cosa che faccio, profonderò il massimo dell’impegno possibile. È un grande onore potere essere un punto di riferimento per tutti i sindaci e lavorare per loro e con loro alla soluzione dei tanti problemi che hanno bisogno di immediate soluzioni“.
Sulle azioni che vorrà portare avanti nella sua nuova veste aggiunge: ” Viviamo una fase difficile per tutti i poteri locali italiani e per i comuni del sud Italia in particolare. In Sicilia un comune su tre è in dissesto o in pre dissesto. Questo dato dimostra l’insostenibilità di tutte prescrizioni degli ultimi anni inserite con il bilancio armonizzato e il fondo crediti di dubbia esigibilità. Non può applicarsi una stessa misura in modo generalizzato in tutto il Paese. I comuni dei Sud vivono una condizione sociale ed economica estremamente difficile e complessa con livelli di evasione fiscale intollerabili. Pertanto il primo impegno sarà concorrere a restituire certezza finanziaria e contabile ai comuni allo scopo di garantire servizi efficienti e di qualità a beneficio di tutti i cittadini. L’altra priorità è definire forme adeguate di supporto ai comuni allo scopo di offrire assistenza e aiuto alle fasce deboli della popolazione per consentire forme di reinserimento sociale a supporto di chi vive ai margini della soglia di povertà. Altro tema è quello delle aree interne e dunque la necessità di pervenire a forme di supporto strutturale, attraverso i fondi europei, che siano finalizzati a ridurre il gap dei comuni delle aree interne che vivono una condizione di gravissima difficoltà nel settore dei trasporti e dei collegamenti viari in particolare“.
Domenica 27 aprile, come ben sappiamo, si terranno le elezioni provinciali di secondo livello. Il sindaco Roccuzzo ha ricoperto la carica di consigliere provinciale dal 1994 al 2008, quattordici anni dentro “Palazzo Minoriti” sotto i governi guidati da Nello Musumeci e Raffaele Lombardo.
Data la sua esperienza, in conclusione, dichiara: “Le Province possono e debbono tornare ad essere centrali nella ripartizione delle competenze in quanto ente di area vasta. La loro soppressione si è rivelata un grave errore e il prezzo lo hanno pagato i cittadini, soprattutto nei settori dell’edilizia scolastica e della viabilità. Il tema non è se saranno di primo o secondo livello, il tema è dotare le Province di trasferimenti finanziari adeguati a svolgere ottimamente le funzioni loro assegnate“.