Nuovo – ennesimo – cronoprogramma per i cantieri dell’Anello Ferroviario di Palermo. I lavori hanno accumulato un ritardo monstre per le note grane giudiziarie della Tecnis: l’opera avviata il 23 luglio 2014 doveva essere pronta entro 3 anni (23 luglio 2017). Ma siamo ancora appena al 30% dei lavori.
Adesso la D’Agostino ha acquisito gli appalti della catanese Tecnis, subentrando al suo posto. L’impresa di Avellino ha incontrato i vertici di RFI e del Comune illustrando le nuove fasi dei lavori che dovrebbero – il condizionale è d’obbligo – avere un nuovo e più veloce impulso.
Dodici mesi e poi i cantieri si sposterebbero tutti in sotterranea. Le fasi saranno in tutto 8:
- Dal 1 ottobre 2019: sarà interessata una parte di Piazza Politeama, in particolare l’area compresa fra via Emerico Amari, via Roma, Piazza Ruggiero Settimo e Piazza Castelnuovo. Un tour de force massiccio, con tutte le aree di cantiere occupate lungo tutta la via Amari. Il traffico ne risentirà, ovviamente. Resterà percorribile per le auto il tratto fra le vie Wagner e Isidoro La Lumia per permettere alle auto provenienti da via Roma di proseguire alle spalle del teatro Politeama e andare in direzione vie Dante/Libertà.
- Da fine novembre 2019: riapre una porzione di via Amari all’incrocio con via Scordia. Questa porzione diventerà pedonale come deciso dalla Giunta Orlando ad aprile, ma che ancora è rimasto solo un provvedimento sulla carta.
- Dicembre 2019: un secondo tratto di via Amari fino all’incrocio con via Roma sarà aperto prima di Natale.
- Fino ad aprile 2020: sarà riaperta la parte bassa di piazza Castelnuovo e contemporaneamente liberato l’incrocio con via Roma ed occupato quello di via Ruggero Settimo.
- Da aprile a luglio 2020: sarà liberata tutta la via Emerico Amari tranne la porzione di strada precedentemente non transitabile (Wagner-La Lumia).
- Da luglio a settembre 2020: lavori nel tratto Wagner-La Lumia. A settembre è prevista la liberazione dalle transenne di tutte le aree di cantiere (tranne una piccola parte di Piazza Castelnuovo).
- Da ottobre 2020: stop ai lavori per strada, via a quelli in sotterranea per i successivi 18 mesi.
- Nel 2022: lavori conclusi verso metà anno e apertura della circolazione dei treni da dicembre.
In attesa di scoprire se questo ennesimo cronoprogramma sarà rispettato, scopriamo che i lavori dureranno altri 3 anni. In pratica è come se stessero cominciando ora. I giorni complessivi per l’appalto dovevano essere 1.095; ma se le previsioni saranno rispettate invece saranno 8 anni in tutto.
Una vergogna senza eguali. E prosegue quindi l’urlo di disperazione dei commercianti di via Emerico Amari, riuniti nell’associazione Amari Cantieri, insieme alle proteste vibranti di Confcommercio e Sicindustria contro il sindaco Orlando.
Ma il vero problema è un altro: ammesso che l’opera sarà completata nel 2022, rimane aperta la questione della gestione della linea ferrata. Pare che né il Comune né RFI vogliano farlo. Un’opera quindi pressoché inutile, che non servirà a risolvere il problema del traffico a Palermo.
L’Anello in realtà sarà una “U” poiché del 2° lotto (Politeama-Malaspina-Notarbartolo), che serve a chiudere effettivamente l’Anello, ad oggi non v’è alcuna traccia. A gennaio 2018 il MIT aveva sbloccato 100 milioni per il finanziamento, ma finora non c’è alcuna gara.
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