“Sono passati trentacinque anni dall’omicidio del piccolo Claudio Domino ma ancora oggi permangono troppe zone d’ombra che allontanano verità e giustizia. Per questo ricordare Claudio è un dovere civile, coltivarne costantemente la memoria è l’unica maniera per continuare ad interrogarsi su un delitto che ha scosso Palermo“. Lo ha detto il sindaco Leoluca Orlando ricordando Claudio Domino ucciso il 7 ottobre 1986. Stamani, davanti la lapide, nella strada che porta il suo nome si è svolta una cerimonia commemorativa. Presente in rappresentanza del Comune di Palermo l’assessore Cettina Martorana.
“La città da quel 7 ottobre 1986 – ha aggiunto – è sicuramente cambiata e lo conferma l’importante partecipazione delle istituzioni, dei tanti ragazzi e cittadini impegnati nel portare avanti la storia non solo di Claudio ma anche dei 109 bambini uccisi dalle mafie. Una strage che non dobbiamo dimenticare. In tal senso l’installazione “Le classi dai banchi vuoti” realizzata con 109 banchi vuoti sulle cui sedie sono apposte 109 magliette bianche con i nomi dei bambini vittime delle mafie ha un grande significato. Voglio ringraziare i genitori di Claudio Domino che con forza e coraggio portano avanti la memoria del figlio chiedendo verità e giustizia. Questo anniversario è un’ulteriore occasione per affermare la sacralità del diritto alla vita mortificato dalla violenza che si abbatte sui bambini“.