Con 39 voti favorevoli e 20 contrari l’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato la Finanziaria dopo una lunghissima maratona. A guidare i lavori il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno.
“Per il secondo anno di fila siamo riusciti ad evitare l’esercizio provvisorio, assicurando così risorse certe per le politiche pubbliche, i servizi e le attività cruciali per il benessere dei siciliani. Lo riteniamo un chiaro e deciso segnale di continuità della azione politica intrapresa congiuntamente dal Parlamento e dall’Esecutivo regionale in risposta al quadro emergenziale che ha interessato la Sicilia nel corso del 2024 che si avvia a conclusione”, commentano i deputati del gruppo MPA Giuseppe Lombardo, Giuseppe Castiglione, Giuseppe Carta, Ludovico Balsamo unitamente all’Assessore on. Roberto Di Mauro.
“Esprimo grande soddisfazione per l’approvazione, oggi all’Ars, della manovra finanziaria della Regione Siciliana. Per il secondo anno consecutivo, siamo riusciti ad approvare il bilancio e la legge di Stabilità entro i termini, evitando il ricorso all’esercizio provvisorio, un risultato che testimonia la serietà e la capacità di programmazione del governo Schifani”. Lo dichiara il coordinatore regionale di Forza Italia Marcello Caruso.
“Questa manovra rappresenta un passo fondamentale per sostenere lo sviluppo economico e sociale della Sicilia, con un’attenzione particolare alle famiglie, alle fasce più deboli, alle imprese, ai Comuni e ai settori più strategici per il nostro territorio. Grazie all’impegno di Forza Italia e dell’intera coalizione, stiamo costruendo le condizioni per un futuro più solido e prospero per la nostra regione, così come certificano gli studi di Bankitakia, Svimez e Cgia di Mestre, oltre alla valutazione positiva di tutte le agenzie internazionali di rating”, aggiunge.
“Un ringraziamento va al presidente Schifani, all’assessore Dagnino e a tutti i deputati regionali che hanno lavorato senza sosta per questo importante traguardo. Il nostro obiettivo resta quello di garantire ai siciliani stabilità e risposte concrete ai bisogni del territorio. Forza Italia continuerà a essere in prima linea per difendere e promuovere gli interessi della nostra Sicilia”, conclude Caruso.
“Grazie ad una nostra proposta – afferma il deputato M5s Nuccio Di Paola – l’iniziale cifra di 1,2 milioni previsto per questi enti è stato portato a dieci milioni. Si tratta di una somma che permetterà loro di cominciare a pianificare l’operazione di rientro dal dissesto e tirare un grossissimo sospiro di sollievo”.
“È una finanziaria insufficiente, che non basta ad affrontare le emergenze della Sicilia ed a sostenere con misure adeguate i tanti settori in crisi. Abbiamo lavorato per inserire quantomeno alcune misure che riteniamo necessarie, ad iniziare dal finanziamento per il trasporto pubblico degli alunni e dei disabili, il potenziamento dei fondi per i Comuni, l’aumento della percentuale del bilancio regionale destinata al sostegno dei soggetti autistici. Abbiamo inoltre potenziato gli interventi previsti contro la crisi idrica sui quali comunque era necessario agire con maggiori strumenti, e inserito alcune misure utili a sistenere la crescita, come l’abbattimento degli interessi sui prestiti per l’acquisto di beni durevoli”. Lo dice Michele Catanzaro, capogruppo del Pd all’Ars, a proposito della manovra finanziaria approvata a Sala d’Ercole, con il voto contrario dei deputati del gruppo Pd.
“Nel corso dell’esame della finanziaria sono emerse tutte le fragilità della maggioranza che sostiene il governo Schifani, litigiosa e divisa al proprio interno – aggiunge Catanzaro – è evidente che senza il ruolo composto e coerente del Partito Democratico e delle opposizioni questa manovra non sarebbe stata approvata entro la fine dell’anno”.
“Si conclude così un iter parlamentare durato ben 45 giorni – commenta l’Onorevole Ignazio Abbate – durante i quali si è lavorato per garantire la miglior manovra finanziaria possibile. Approvata oggi con grande senso di responsabilità che ci evita di ricorrere all’esercizio provvisorio e anticipa i tempi anche della manovra nazionale. Personalmente mi ritengo estremamente soddisfatto poiché sia nella finanziaria sia nel maxi emendamento compaiono provvedimenti presentati dal sottoscritto a cui è stata garantita dal governo la necessaria copertura finanziaria. Nei prossimi giorni avremo modo di presentare nel dettaglio ai cittadini i vari emendamenti che porteranno preziose risorse nei territori. Oggi mi preme semplicemente ringraziare tutti coloro che hanno lavorato per la buona riuscita della manovra. A cominciare naturalmente dal Governatore Schifani e dal Presidente dell’Ars Galvagno, passando per il governo, la maggioranza, e naturalmente l’Assessore al Bilancio Dagnino e il presidente della commissione bilancio Dario Daidone insieme ai colleghi con i quali abbiano condiviso l’iter parlamentare. Menzione particolare poi per il gruppo parlamentare della DC che ha mostrato grande professionalità non facendo mai mancare la propria presenza ed il supporto all’attività del Governo, in particolare l’Onorevole Pace con il quale abbiamo condiviso giorno per giorno la stesura dei provvedimenti”
“Nella Finanziaria 2024 sono previsti anche quattro milioni di euro per i comuni siciliani in cui insistono siti e geoparchi Unesco, cifra in incremento rispetto all’anno scorso. Uno stanziamento finanziario importante per la provincia di Palermo in cui ricadono l’unico geoparco di Sicilia, nelle Madonie, e il percorso Arabo-Normanno che coinvolge Palermo, Monreale e Cefalù. A beneficio di quest’ultimo sito si aggiunge un altro milione, su mio emendamento, che sarà diviso in parti uguali fra i tre comuni interessati. La Regione sostiene così i territori su cui si trovano i beni Unesco, riconoscendo la loro importanza quale volano per lo sviluppo del turismo e la crescita economica dell’Isola“. È il commento del deputato regionale Marco Intravaia, dopo l’approvazione della manovra finanziaria, questa notte, che prevede anche una somma di 4 milioni per i comuni siciliani che ospitano siti e geoparchi Unesco e un milione di euro per il percorso Arabo-Normanno. Anche un emendamento inserito in Finanziaria per sostenere con un contributo ad hoc, di due milioni e 500 mila euro, i Comuni con vasta articolazione territoriale.“Da amministratore locale – ha commentato Intravaia – so bene quali siano le difficoltà, anche di ordine economico, nella gestione di un territorio ampiamente articolato. Grazie a queste risorse sarà possibile implementare i servizi a beneficio delle periferie. La Regione è scesa in campo per sostenere i comuni che si trovano ad amministrare realtà complesse dal punto di vista geografico”.
“Ritengo che questa finanziaria, dopo le polemiche, rappresentasse un banco di prova prova per poter addrizzare il tiro sugli stanziamenti. Ho deciso di non partecipare alla spartizione e trovo inaccettabile che si continui a dare fondi solo ai Comuni che hanno i ‘santi in paradiso’. Ad esempio, Modica ha ricevuto 2 milioni di euro, mentre Agrigento – capitale della cultura – poco più di 400 mila. Questo è il problema: non tutti i Comuni beneficiano dei finanziamenti. È diventata quasi una caccia all’amico: sei mio amico? Bene, ecco a te i soldi. Non solo. Era già previsto un contributo di 150 mila euro per una Srl di Acireale che, fortunatamente, grazie al mio intervento, il governo ha cancellato. Proprio per questo ho deciso di non utilizzare in alcun modo il ‘tesoretto’ di 800 mila euro concesso a ogni deputato. Non mi resta che esprimere solidarietà a tutti quei sindaci che non hanno santi in paradiso e che non riceveranno nulla”. A dirlo il deputato regionale Ismaele La Vardera dopo l’approvazione della legge di bilancio.
“Questa legge di stabilità oggi sembra non essere responsabilità di nessuno. Noi, però, vogliamo essere chiari: in Commissione Bilancio ci siamo astenuti, ma non possiamo non riconoscere che alcune delle nostre proposte sono state accolte,” ha dichiarato il leader di Sud Chiama Nord Cateno De Luca, sottolineando come il gruppo abbia lavorato attivamente per introdurre modifiche che rispondessero alle necessità dei territori. “In questa legge di stabilità, come Sud Chiama Nord, rivendichiamo con orgoglio il lavoro fatto per portare in aula temi fondamentali come l’incremento del fondo per la progettazione, essenziale per i comuni; la premialità per gli enti locali che migliorano la riscossione dei tributi; e il sostegno ai parchi archeologici attraverso una maggiore collaborazione con gli enti locali,” ha aggiunto. “Certo, ha sottolineato De Luca, non possiamo dire che questa finanziaria contenga la visione strategica di quelle che sono le criticità della Sicilia. C’è questo tentativo di mettere delle pezze su alcune tematiche abbastanza delicate, ma quantomeno alcune sollecitazioni sono riuscite a diventare proposte di legge. Cerchiamo di dare un segnale di sostegno ai comuni. Quindi ci sono stati tanti segnali… Abbiamo avuto la possibilità bipartisan di poter scrivere un pezzo di questa legge di stabilità, ma non possiamo ignorare l’assenza di una visione strategica chiara per affrontare le criticità strutturali della Sicilia. Mettere delle pezze non risolve i problemi di fondo,” ha sottolineato.
“Un risultato significativo, raggiunto con Fratelli d’Italia in prima linea e con un dialogo costruttivo tra le forze politiche presenti all’Ars grazie alla fondamentale opera di mediazione svolta dal presidente Gaetano Galvagno e alla collaborazione istituzionale con il presidente della Regione, Renato Schifani e con l’assessore all’Economia, Alessandro Dagnino”. Lo afferma Giorgio Assenza, capogruppo all’Ars di Fratelli d’Italia, aggiungendo: “Tra le norme approvate ci sono i fondi per la mitigazione della crisi idrica, per i dissalatori e per gli impianti di depurazione e la misura a favore dell’inserimento dei disabili nel mondo del lavoro. Importanti anche i finanziamenti agevolati a fondo perduto previsti per l’innovazione produttiva, l’efficientamento energetico e l’aggregazione delle imprese. Grande attenzione c’è stata anche per le famiglie- grazie all’abbattimento degli interessi sui prestiti al consumo- e per gli enti locali che potranno usufruire di risorse contro il dissesto finanziario e di un apposito fondo per la progettazione in capo all’assessorato alle Infrastrutture. Importanti anche la norma “salva Ast” e quella che prevede incentivi per contrastare la carenza di medici, soprattutto nei pronto soccorso. Inoltre il comarketing per incentivare i voli e i relativi flussi turistici dell’aeroporto di Comiso potrà contare su 3 milioni di euro all’anno fino al 2027. Infine sono certamente da menzionare gli interventi a sostegno dei singoli territori della Sicilia, perché la buona politica è quella che dà attenzione e risposte concrete alle legittime istanze che giungono dalle realtà locali”.
Per la deputata regionale di Noi Moderati Marianna Caronia “la legge finanziaria approvata dall’Assemblea Regionale Siciliana rappresenta un passo importante per affrontare le sfide della nostra regione, con misure concrete per famiglie, lavoratori e cultura”.
. Così il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo sulla manovra finanziaria: “Anche in questa sessione finanziaria – afferma – emerge la modalità di gestione del potere, a dir poco spregiudicata, legata esclusivamente alla costruzione di clientele, vecchie e nuove. Non è cambiato nulla da questo punto di vista. Ieri erano le mance alle associazioni, oggi le risorse – circa 100 milioni – vengono distribuite senza alcun criterio o strategia pubblica (leggasi bandi), utilizzando soltanto termini più accattivanti, come ad esempio ‘marketing territoriale”. Questa è la modalità con cui il centrodestra siciliano – espressione del centrodestra arrogante al potere – ha scelto di gestire questa ennesima manovra”.
“Riguardo alla siccità, anziché investire sull’ammodernamento delle reti e delle infrastrutture, approfittando delle forti piogge che hanno fortunatamente innalzato il livello dell’acqua negli invasi, si comprende che il Centrodestra ha voluto puntare ancora più in alto: “dopo Giove Pluvio – chiosa – hanno deciso così di finanziare manifestazioni religiose e processioni, sperando così di risolvere facendo breccia presso l’Altissimo” conclude Barbagallo.
Per Salvo Geraci, capogruppo della Lega all’Assemblea regionale siciliana, “quella approvata è una manovra espansiva, con oltre 600 milioni di interventi, e ciò è dimostrato anche dai dati sul Pil siciliano in continua crescita. Abbiamo impegnato risorse con misure importanti a favore delle imprese, della sanità pubblica degli enti locali e per la lotta alla siccità. La legge di Stabilità regionale contiene norme fondamentali per il sostegno al comparto agricolo e la concessione di contributi ad aziende e ai consorzi di bonifica”.
L’impegno della Lega in particolare. rimarca Geraci, “è andato al sostegno degli ospedali minori con misure incentivanti per i medici che prestano servizio nei nosocomi delle zone interne e disagiate. Invertiamo la tendenza sulle assegnazioni ai comuni aumentando il Fondo per le autonomie locali e sostenendo i comuni virtuosi, ed in particolare quelli che hanno saputo aumentare la riscossione dei tributi locali. Da non trascurare, infine, la norma che permette ai comuni della fascia costiera di pianificare la rigenerazione urbana attraverso l’adozione dei Pudm”. Infine Geraci sotttolinea che “si chiude un’altra pagina di precariato storico attraverso la stabilizzazione degli Asu dei beni culturali presso la Sas, con un percorso voluto principalmente dal presidente Renato Schifani che sta dando risposte attese da decenni a tante categorie di lavoratori”.
Per il vice-presidente del gruppo parlamentare siciliano del Pd, Mario Giambona, “sono tantissime le ombre e poche le luci di una finanziaria inadeguata che non soddisfa le attese dei siciliani. Tutto per colpa di un governo regionale che non prevede riforme strutturali e che si affida solo alla suddivisione di mance elettorali ai propri supporter politici”.
Giambona poi spiega che “il Pd ha partecipato a migliorare la manovra prevedendo alcuni interventi fondamentali, come gli aumenti per i fondi dello sport, dello spettacolo, quello per il trasporto degli studenti, la misura dell’incentivo ai medici delle aree interne e altre azioni che hanno mirato a migliorare questa manovra”.
“È una finanziaria che ha tenuto un po’ in ostaggio tra loro i partiti della maggioranza. La torta era grande e anche gli appetiti di conseguenza. Si poteva fare meglio con misure di larghe vedute e magari dando attenzione a tante realtà, anche di carattere associativo e di valore, che invece sono state escluse da questo meccanismo particellare. Un metodo, questo, che andrebbe abolito lasciando spazio a bandi aperti per raggiungere ogni realtà culturale, sportiva, di promozione sociale, di solidarietà e del terzo settore, che invece si sentono a ragione esclusi da questa manovra finanziaria”. Lo afferma Roberta Schillaci, vice capogruppo del M5s all’Ars.