Sul test tossicologico del capello che consentirà su base volontaria ai 36 su 70 deputati di sottoporsi alla misura che rivela eventuale abuso o uso improprio di droghe, in programma oggi all’Ars dalle 12 alle 17, è intervenuto, tra gli altri, il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, che si è mostrato favorevole all’iniziativa del deputato Ismaele La Vardera.
“Su proposta dell’onorevole La Vardera, abbiamo voluto avviare un’operazione-trasparenza. Pertanto in meno di una settimana abbiamo fatto tutto quello che era necessario per predisporre ogni cosa nel rispetto della privacy e dei colleghi. Ognuno sarà responsabile di quelle che sono le proprie abitudini – ha risposto ai cronisti Galvagno – non abbiamo paura di esporci“.
“Sono stato il primo deputato siracusano a sottoporsi al test antidroga promosso dal collega Ismaele La Vardera. Rivolgo l’invito agli altri parlamentari e a quanti amministrano il territorio regionale, per fungere da esempio ai più giovani”. Lo ha detto l’on. Tiziano Spada, deputato regionale del Partito Democratico e vice-presidente dell’intergruppo parlamentare sulla lotta all’uso di droghe, dopo essersi sottoposto al test tossicologico del capello all’Assemblea Regionale Siciliana.
“È importante – prosegue Spada – non fermarsi agli slogan ma dare ai giovani un segnale concreto e coerente. L’uso di droghe è un fenomeno sempre più diffuso nelle nostre comunità, dove si registra anche un’escalation di furti ai danni di attività commerciali, dovuti alla tossicodipendenza”.
L’iniziativa del test che rileva l’uso di droghe anche a 90 giorni di distanza dà seguito a una mozione – firmata anche da Tiziano Spada – con cui si chiede al Governo della Regione di mettere in campo una serie di azioni per contrastare tra i giovani l’uso di droghe tra cui il crack, conosciuto anche come cocaina low cost.
“Sin dal mio insediamento – conclude Tiziano Spada – sto provando a svolgere il mio ruolo nella speranza di lasciare ai cittadini, e ai giovani soprattutto, una Sicilia migliore di quella che abbiamo ereditato. In tal senso, l’appello rivolto ai colleghi parlamentari, con cui voglio dare voce al grido d’allarme di diversi territori, va sicuramente in questa direzione. Stiamo lavorando a una serie di iniziative che coinvolgano anche gli amministratori. Le attività di prevenzione devono fare il paio con quelle di sensibilizzazione: solo così potremo ottenere risultati concreti”.
“Un segno di grande trasparenza“. Con queste parole il deputato regionale Ismaele La Vardera (Sud chiama Nord) promotore del test del capello in programma oggi all’Ars che consente di rivelare eventuale uso di droghe, ha voluto commentare con i cronisti l’iniziativa dell’Ars sul test antidroga. “Non possiamo obbligare nessuno, ma mi auguro che tutti i 70 deputati possano pubblicare su Facebook il risultato del loro esame. Per lanciare un messaggio credibile alle nuove generazioni, dobbiamo esserlo noi per primi – ha ribadito, l’ex Iena televisiva – L’uso del crack è un fenomeno terribile che riguarda Messina, Catania, Palermo, con ragazzini di 14 e 16 anni vittime del fenomeno. Noi dobbiamo dare il buon esempio“.
Test che ha svolto anche il leader del gruppo, Cateno De Luca.
“Un modo – ha spiegato De Luca – che serve a dare un segnale concreto ai giovani siciliani che fanno uso di sostanze stupefacenti e ad accendere i riflettori su questa problematica sottolineando la necessità di mettere in atto iniziative di contrasto e sensibilizzazione. Già in campagna elettorale, da candidato alla presidenza della Regione, mi ero sottoposto al test. Sono stato l’unico quella volta“.
E per fermare questa piaga, l’onorevole nei giorni scorsi ha depositato un ddl, che prevede l’esame antidroga una volta l’anno per il governo regionale, i deputati, i sindaci, le giunte comunali ed i consiglieri comunali, sempre su base volontaria ed anche l’istituzione di una giornata regionale contro la droga.