“Sono stati anni impegnativi e formativi. Abbiamo affrontato con grande senso di responsabilità e attenzione al territorio questo periodo drammatico. Ci siamo rimboccati le maniche con l’obiettivo di dare tutte le risposte possibili. La Finanziaria approvata durante il primo anno di covid è stata epocale, abbiamo cercato di fare conforto a tutte le categorie duramente colpite dalla pandemia”.
Antonio Catalfamo è deputato uscente al primo mandato. Primo degli eletti nel 2017 nella lista Fratelli d’Italia con 4243 preferenze (pari al 21.84% dei voti di lista), ha guidato il gruppo del partito fino a gennaio 2020. Ha poi lasciato FdI per la Lega (oggi Prima l’Italia) diventando il capogruppo Ars dal 14 gennaio del 2020.
Riservato, poco incline alla politica urlata, preferisce l’azione costante nel territorio ed il ruolo di capogruppo finora ricoperto lo ha interpretato con questo spirito costruttivo.
“Ho cercato di lavorare guardando sempre alle singole realtà- prosegue– Ritengo di aver avuto non soltanto un ottimo rapporto con gli assessori ma anche con tutti i colleghi delle altre province. E’ vero, sono alla prima esperienza, ma è proprio con il confronto con gli altri che posso dire di poter tracciare un bilancio positivo di questo mandato”.
Quanto al futuro, Catalfamo non l’ha ancora ufficializzato ma è certo di ricandidarsi alle Regionali di novembre. Sarà in campo con Prima l’Italia e fa il tifo per l’unità del centrodestra.
“Siamo in attesa delle decisioni definitive, è chiaro che noi vogliamo l’unità. Io resto nel perimetro del centrodestra, come ho dimostrato anche alle amministrative di Messina” (ndr. la lista Prima l’Italia presentata da Nino Germanà ha sostenuto Federico Basile mentre Catalfamo ha continuato ad appoggiare il candidato sindaco del centrodestra Maurizio Croce).
“Amo stare sui territori, è il mio modo di lavorare. Non mi piace farlo con squilli di tromba ma i risultati del lavoro fatto li continuo a vedere quando incontro le persone nei comuni. Il momento attuale è complicato perché si sono acuite le sofferenze sociali, ma questo non deve essere un alibi per lasciarsi andare alla politica urlata. Momenti difficili portano scelte difficili ma oggi possiamo dire d’aver fatto tanto, è aumentata la capacità di spesa, ci sono moltissimi cantieri aperti. Ascoltare il mal di pancia della gente porta conseguenze negative. La sfida oggi è riportare le persone a votare”.
Dal 2017 ad oggi Antonio Catalfamo risulta primo firmatario di 31 disegni di legge, 33 interrogazioni, 1 interpellanza, 11 mozioni e 23 ordini del giorno. E’ cofirmatario di 20 disegni di legge, 6 interrogazioni, 1 interpellanza, 24 mozioni e 47 ordini del giorno.
Se gli si chiede quale sia il momento più bello di questo mandato risponde: “In realtà ogni volta che passa un provvedimento che hai firmato o del quale sei cofirmatario è bello perché è un traguardo raggiunto per la tua terra. Sono sicuramente tra i più produttivi. Ricordo i provvedimenti presi per i contributi ai florovivaisti, il rimborso del pedaggio per il casello di Ortoliuzzo ai residenti. O ancora le agevolazioni per le imprese che applicano misure di sostegno per la genitorialità, l’estensione oraria per i veterinari, o il ddl per il riordino del welfare familiare. E l’impegno non è ancora finito….”