“Finalmente si è intrapreso un percorso di chiarezza nei confronti di tutti i siciliani e grazie al lavoro del Governo regionale, degli uffici e della commissione di appartenenza dopo una attenta valutazione dei dati trasmessi si è approvato il ddl su rendicontazione e assestamento, un provvedimento molto asciutto e rigido che farà ripartire la nostra regione ed ha evitato conseguenze nefaste per le categorie più deboli dei siciliani”. Lo ha detto Riccardo Savona, presidente della Commissione Bilancio dopo l’ok ai documenti contabili – non sono stati presentati emendamenti – che già domattina verranno incardinati all’Ars.
La commissione ha approvato, con l’astensione dei tre membri del Movimento 5 Stelle e di Gucciardi (Pd) il ripiano del disavanzo in dieci anni accordato da Roma al governo siciliano. Anche in aula, vista la ristrettezza dei tempi, tutto dovrebbe filare liscio.
“C’è un iter delineato – aggiunge Savona – Adesso, superato il passaggio dell’Aula, si lavorerà per una politica che persegua il rigore ma al contempo che apra a un percorso che vede margini per lo sviluppo e gli investimenti del territorio siciliano attraverso una sana collaborazione con tutti gli enti collegati alla Regione e che si possa tracciare un percorso politico e di governo di ampio respiro e senza ulteriori problematiche finanziarie”.
Domani, il presidente Micciché ha convocato una seduta d’aula per incardinare il rendiconto parificato e l’assestamento di bilancio, più l’esercizio provvisorio. Il termine per gli emendamenti scade domenica. Mentre l’aula comincerà a votare lunedì. Il governo depositerà pure il disegno di legge sul prossimo esercizio provvisorio.
È slittata pure l’elezione del vice-presidente dell’assemblea, ancora in stand-by dopo la nomina di Cancelleri a vice-ministro dei Trasporti.