“Bisognerebbe rivedere quali sono le ragioni per le quali siamo insieme“. Parole di Marianna Caronia. A Sala d’Ercole la maggioranza non c’è, come lo stesso presidente della Regione Nello Musumeci ha dovuto constatare in questi giorni. E se ciò non bastasse, dopo i ‘mal di pancia’ di Vincenzo Figuccia, arrivano le punzecchiature di Marianna Caronia, che dal gruppo misto sostiene la coalizione del governatore.
Nell’ultima seduta Sala d’Ercole doveva votare i debiti fuori bilancio, ma è caduto il numero legale. L’argomento all’ordine del giorno ha visto tre volte l’Ars rimanere impantanata: “Penso che oggi ci sia un forte problema di comunicazione tra l’Aula e il governo – dice Caronia -. Probabilmente mancano le possibilità di confronto, devo constatarlo anch’io. sul ddl debiti fuori bilancio più volte ho chiesto chiarimenti che sono arrivati soltanto in maniera parziale, ed è questa la ragione per cui mi sono astenuta nel voto sul ddl“.
Su quest’ultimo punto le motivazioni sono di carattere tecnico-istituzionale, e la deputata ci tiene a precisarlo: “Penso che oggi ci sia un forte problema di comunicazione tra l’aula e il governo – dice – Probabilmente mancano le possibilità di confronto, devo constatarlo anch’io. Sul ddl debiti fuori bilancio più volte ho chiesto chiarimenti che sono arrivati soltanto in maniera parziale, ed è la ragione per cui mi sono astenuta nel voto sul ddl. I debiti fuori bilancio devono essere un’anomalia, non la normalità. Una buona parte di questi li abbiamo ereditati, però è pur vero che comunque agli uffici bisogna chiedere e ottenere informazioni specifiche su quelle che sono le attività che hanno condotto a contrarre i debiti fuori bilancio. Molti sono frutto di sentenze e questi non si discutono, però c’è da dire che ci sono debiti che possono essere frutto di transazione, con conseguente ricadute sulla portata dell’impatto economico”.
Caronia precisa che condivide ancora il percorso con l’esecutivo regionale, ma mette le mani avanti: “La linea di governo individuata durante la campagna elettorale, gli obiettivi che ci siamo dati, continuano a essere, per me, validi. Il mio è un atto di coerenza verso il mio percorso politico, non un atto di piaggeria verso il governo. Se rispetto a un atto come i debiti fuori bilancio, su cui ho sollevato delle questioni su aspetti peculiari, non mi convince, in coscienza da deputato, manifesto delle titubanze, chiedo dei chiarimenti e si prosegue comunque, allora può anche arrivare un voto di astensione“.
La deputata guarda criticamente anche alla Manovra: “Se dovesse esserci un mercato delle vacche come nella scorsa Finanziaria – afferma -, rimarrei profondamente delusa. E la variazione di bilancio lascia già presagire che non sarà esattamente in linea con quella norma asciutta che mi aspettavo che fosse. Un deputato si qualifica per le proposte politiche che fa e per i provvedimenti che vota“.
L’Aula tornerà a riunirsi giovedì prossimo.