Se è vero che Gianfranco Miccichè rinuncerà a Palazzo Madama per ritornare a sedere tra gli scranni dell’Ars, come dichiarato in esclusiva a ilSicilia.it https://ilsicilia.it/esclusiva-micciche-a-roma-non-ci-vado-manco-morto-con-schifani-non-faro-la-guerra-come-con-musumeci/ , chi volerà a Roma per prendere il suo posto?
Tecnicamente, il leader di Forza Italia in Sicilia lascerebbe il posto alla siracusana Daniela Ternullo. La deputata uscente di Sala d’Ercole è, infatti, la prima dei non eletti nella lista degli azzurri per il collegio plurinominale Sicilia 1. Qualora Ternullo accettasse di subentrare a Miccichè, anche Siracusa potrebbe vantare una rappresentanza nella Capitale. Una “provvidenziale sostituta” che andrebbe dunque a mettere una pezza alla mancata elezione di una storica militante del partito di Silvio Berlusconi, Stefania Prestigiacomo.
Raggiunta telefonicamente, la forzista Ternullo ha detto: “Essendo donna di partito, resto alle scelte del mio partito. Attendiamo i tempi fisiologici, perché, fino al giorno 7 novembre, siamo tutti ancora deputati in carica. Quindi, c’è ancora tempo”.
Per avere uno scacchiere politico definitivo, quindi, ci potrebbe volere più tempo, almeno un paio di settimane. E sono parecchi giorni in cui la fotografia potrebbe essere diversa da quella che stiamo commentando. A cominciare dallo stesso Miccichè. Il “re dei colpi di scena” potrebbe ancora dettare, legittimamente, nuovi scenari. Da lui dipendono i potenziali vincitori e vinti.
Perché a muoversi non sono solo le pedine romane. Le dichiarazioni del coordinatore di Forza Italia mettono in fibrillazione anche i politici siciliani, a cominciare dalla schiera dei primi non eletti alle scorse regionali. E’ il caso dell’ex presidente dell’Ars, Francesco Cascio, ancora nel limbo, ma che potrebbe sempre varcare il cancello di Palazzo dei Normanni, se il braccio destro del Cavaliere ci ripensasse.
I tempi tecnici, si intende, ci sono. I ripensamenti, al foto finish anche. Al momento, solo tante bocche cucite: segno che siamo di fronte ad una fase delicata, e la posta in gioco è parecchio alta. In un clima di speranze, attese e rinunce, maturano gli accordi per il prossimo governo regionale. E anche su questo fronte Miccichè ha detto la sua, rivendicando per Forza Italia l’assessorato alla Sanità. E non è un mistero che proprio lui possa andare a ricoprire un ruolo di vertice. A breve, il Presidente Schifani dovrebbe comunicare i criteri che determineranno la scelta dei nuovi assessori, e solo a quel punto si potrà avere, almeno in parte, un quadro più chiaro.